Possibile un grosso smacco anche per «la moda italiana» dalle sanzioni alla Russia, parola dell’economista Cottarelli

Carlo Cottarelli

Quali saranno le ripercussioni in Italia dalle sanzioni che giungeranno alla Russia? Cosa dovremmo aspettarci da una guerra che è in divenire e nemmeno il più acuto degli esperti di geopolitica riesce a prevedere con certezza assoluta? Possibile un grosso smacco anche per «la moda italiana»? L’imprevedibile Putin ha dato prova di sé, del suo essere stratega per molti versi invincibile quando ha annunciato le cosiddette operazioni di Peacekeeping, con tanto di esercito nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Poi l’attacco all’alba di oggi. Ne parliamo con Carlo Cottarelli, economista, Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani (incarico a titolo gratuito), e Visiting Professor durante il secondo semestre dell’ a.a 2017/2018 presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi.

L’export

«L’effetto principale – ci dice il prof. – può derivare dalle conseguenze dirette e indirette delle sanzioni. Le esportazioni non sono molte, sono stimate intorno agli otto miliardi e mezzo e comunque non è cosa da poco». I settori che potrebbero risentire maggiormente secondo il prof. sono la «Moda e i settori legati all’arredamento e anche i comparti legati alla tecnologia».

Possibile un grosso smacco anche per «la moda italiana» dalle sanzioni alla Russia, parola dell’economista Cottarelli

E pensare che solo qualche giorno fa l’Italia si è fatta vanto di un aumento del 24% delle esportazioni del sistema moda italiano in Russia. Il dato è stato comunicato dall’ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace durante l’inaugurazione di Collection Première Moscow 2022, la principale fiera del settore moda e abbigliamento in Russia e nell’Europa dell’est. Solo poche ore dopo, la diretta TV di Putin ha rimescolato tutto nell’enorme calderone dell’Ucraina, dell’Europa e dell’intero Occidente reo (?) di favorire (o non ostacolare) una presunta espansione della NATO ai danni dell’impero sovietico. Eppure è l’Ucraina che per voce del Presidente Zelensky dichiara: «vogliamo la NATO».

Adesso l’invocazione alle Nazioni Unite è per fronteggiare la Russia, certo. Ma anche prima pare fosse stata piuttosto manifesta l’intenzione di avvicinarsi all’Unione e alla NATO. Almeno così sembra perché come afferma lo stesso Cottarelli «non è semplice capire lì sul campo cosa è accaduto negli ultimi giorni». E, aggiungiamo, cosa sia realmente accaduto negli ultimi anni al di là della propaganda giornalistica.

Importazioni

Altra stangata potremmo averla dalle importazioni. E qui affondiamo la mano nel peggiore dei mali: il gas. Importiamo circa il 40% del fabbisogno nazionale. «Un blocco eventuale delle importazioni sarebbe obiettivamente problematico – ci dichiara Cottarelli – ma questo pare sia l’ultimo atto. Potremmo rimpiazzare accedendo alle riserve e incrementando la produzione interna ma non è cosa che si fa da un giorno all’altro e soprattutto non senza una conseguenza sui prezzi. In questo caso potremmo avere serie difficoltà». Altre ripercussioni potremmo verosimilmente averle sul prezzo di pane, cereali e oli da cucina.

Rischio recessione?

Secondo l’economista Carlo Cottarelli anche nella peggiore delle ipotesi non dovremmo avere recessione. Piuttosto l’inflazione «potrebbe verosimilmente permanere per alcuni mesi – ha affermato – siamo comunque un Paese a reddito alto anche se c’è chi sta meglio e chi sta peggio. Ad ogni modo questo shock vale circa 60miliardi e il nostro PIL è sui 2mila miliardi. Non credo finiremo in recessione però una battuta d’arresto potremmo averla».

La speranza del PNRR

Intanto come evidenziato nella pubblicazione «All’inferno e ritorno», Carlo Cottarelli ritiene che «anche 20 anni prima del Covid l’economia italiana è stata incapace di crescere. Poi è uscita da quella situazione. Oggi l’opportunità di crescere è data dal PNRR che ha l’obiettivo di portare il tasso crescita su un livello pari al 2% annuo». Ma quanto ci dispiace sapere della possibilità di un grosso smacco anche per «la moda italiana» dalle sanzioni alla Russia. Parola dell’economista Cottarelli cui non possiamo non prestar fede, vista l’autorevolezza della fonte.

Si invita a leggere attentamente le Avvertenze riguardo al presente articolo e alle responsabilità dell'autore, consultabili QUI»

Consigliati per te