E’ possibile prevedere fasi di espansione e recessione economica?

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Gian Piero Turletti è Autore degli Ebooks: Magic Box PLT Edizioni Proiezionidiborsa

Alla domanda oggetto dell’articolo, è agevole dare una risposta tramite la curva dei rendimenti dei titoli di stato dei diversi paesi.

Questa curva unisce i rendimenti a scadenza dei diversi titoli di stato di un’emittente.

Un’inclinazione negativa della curva, o di un tratto, rappresenta una previsione negativa anche per l’economia, e viceversa un’inclinazione rialzista significa previsione positiva del ciclo economico.

E, nonostante una certa distorsione determinata dalle manovre delle banche centrali, tali indicazioni continuano a rappresentare un valido strumento di previsione e di analisi.

Quali previsioni possiamo quindi trarre, in base a tale strumento, sulle economie di alcune principali aree geoeconomiche?

Ecco le risposte:

USA:  da sottolineare un appiattimento della parte a breve, a significare che il mercato ha dei dubbi, non crede fino in fondo alla possibilità di un ulteriore incremento della base economica statunitense.

La curva resta al momento inclinata positivamente sul lungo termine, ma situazioni di appiattimento sul breve possono preludere a passaggi di uno o più tratti in negativo.

Germania: moderatamente negativa la parte a 3 anni, a significare che evidentemente i mercati ritengono che a medio termine l’economia tedesca non sia più tra quelle più trainanti d’Europa.

Sulla maggior parte degli altri paesi europei la curva tende ad un appiattimento sulla parte a breve e medio termine, e del resto non potrebbe essere diversamente, dal momento che se si ritiene inceppato quello considerato tradizionale motore trainante dell’economia europea, cioè quello tedesco, non si può pensare che altri paesi se la cavino molto meglio.

Ma che dire di altre economie, come quella giapponese, quella cinese, e di paesi come Australia e Canada?

Questi due ultimi paesi potrebbero a ragione rappresentare una valida alternativa d’investimento, poiché tra i pochi che la curva dei rendimenti prevede in netta ripresa.

Questa curva infatti è passata da piatta, o addirittura inclinata negativamente, come nel caso dell’Australia, ad un’inclinazione ripida e positiva anche sul tratto a medio termine sino alle scadenze biennali e triennali.

Segno che le precedenti nuvole sul’economia dei due paesi sono state superate, ed i mercati obbligazionari prevedono un ritorno al sereno.

Infine, da rilevare un appiattimento sul tratto a medio della curva delle economie giapponese e cinese, a denotare il passaggio ad una fase di crescita più moderata per la Cina e stagnante sul medio termine per il Giappone.