Un vicino di casa che si sente poco bene e ci chiede di fargli la spesa. Oppure un parente ci offre un pieno di benzina perché lo abbiamo accompagnato ad una visita medica e per farlo ci da la sua carta di credito. Accettiamo senza pensare, ma pochi sanno che usare la carta di credito di un’altra persona può essere addirittura reato.
Per esempio si rischia di essere accusati di circonvenzione di incapace se si usa la carta di credito di una persona malata o molto anziana. Oppure nell’esempio fatto sopra, cosa succede se invece di un solo pieno di benzina ne facciamo più di uno con la carta dello zio?
Salvarsi da questa accusa non è facile, perché i giudici in molte sentenze chiedono la prova dell’autorizzazione da parte del titolare della carta. Quasi nessuno che utilizzi la carta elettronica di un parente o di un conoscente ha mai una autorizzazione scritta in questo senso.
Pochi sanno che usare la carta di credito di un’altra persona può essere addirittura reato
Diventa facilmente reato perché alcune sentenze interpretano questo requisito in modo davvero molto serio e severo. Per esempio si parla di una autorizzazione precisa e dettagliata. Solo in questo modo sarebbe possibile verificare che l’esecutore del pagamento non si è discostato dalla volontà del titolare.
Se i pagamenti vanno solo a vantaggio di chi usa la carta
Questo è un altro elemento che può mettere nei guai chi fa un favore ad un conoscente. Per esempio se il bancomat è usato per fare la spesa al vicino forse sarà più facile dimostrare che il suo denaro è andato a vantaggio suo. O per meglio dire, sarà più difficile che qualcuno possa dimostrare che quella spesa sia finita nel nostro frigo.
Che precauzioni prendere
Meglio maneggiare solo la carta di credito di stretti familiari. In ogni caso è sempre bene sperare che il titolare del bancomat non cambi poi idea e non voglia giocare un brutto scherzo a chi si è prestato a fare una commissione per lui.