In un’epoca in cui la sola parola “vaccino” può scatenare una vera e propria guerra ideologica, grazie alla ricerca possiamo ancora parlare con chiarezza. Sebbene ci fossero già dei presupposti scientifici per crederlo, un recente studio ha messo in chiaro l’importanza del vaccino quadrivalente contro il papilloma virus. Importanza che andrebbe ben oltre quella di proteggere dall’infezione da papilloma, motivo per cui è stato creato. Infatti, pochi sanno che questo vaccino è il peggior nemico di un diffuso tumore, quello alla cervice uterina (o collo dell’utero). Sono stati i ricercatori svedesi del Karolinska Institutet a evidenziare la relazione tra questo vaccino e prevenzione tumorale. La notizia è stata prontamente riportata dagli esperti dell’AIRC, assumendo inconfutabile rilevanza.
Pochi sanno che questo vaccino è il peggior nemico di un diffuso tumore
Il gruppo di ricercatori svedesi ha condotto la ricerca con minuzia certosina. Grazie al supporto dei registri nazionali, il gruppo ha tenuto sotto controllo un campione di 1,7 milioni di ragazze di età compresa tra i 10 e i 30 anni. Il monitoraggio è durato ben 11 anni, precisamente dal 2006 al 2017. La scelta di queste date è tutt’altro che casuale. Infatti, nel 2006, in Svezia, il vaccino contro il papilloma virus è diventato obbligatorio. Al momento del sondaggio, circa un terzo delle ragazze campionate aveva avuto almeno una dose di vaccino.
I risultati dell’osservazione sono a dir poco sconcertanti. Tra le ragazze vaccinate ad ammalarsi di tumore alla cervice sono state 19. Mentre le ragazze non vaccinate ad aver contratto questa forma di tumore sono state ben 538. Non serve essere esperti di statistica per trarre le prime evidenti conclusioni. Il vaccino quadrivalente contro il papilloma virus (nello specifico contro le quattro varianti HPV 6, 11, 16 e 18) è uno dei migliori deterrenti contro il cancro alla cervice.
Prima ci vacciniamo e meglio è
Altra rilevante scoperta sempre emersa dai dati della sopracitata ricerca è una percentuale davvero incoraggiante. La vaccinazione contro il papilloma virus, dati alla mano, diminuirebbe il rischio di cancro alla cervice del 53%, fatta tra 17 e i 30 anni. Questo dato, già di per sé eccezionale, è ancora più incoraggiante se la vaccinazione è somministrata tra i 10 e i 17 anni. In questo caso il rischio di cancro alla cervice diminuisce dell’88%. Numero importanti, che vale la pena divulgare
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