Purtroppo, l’ictus rappresenta una delle cause di disabilità più diffuse a livello mondiale. Ed è anche la seconda causa di morte sempre su scala planetaria. Inoltre, circa il cinquanta per cento di chi riesce a superare la malattia ha una disabilità permanente. L’ictus sostanzialmente si verifica quando il normale flusso sanguigno si ostruisce a causa della rottura o del blocco dei vasi. La riabilitazione è sempre necessaria, valida e fondamentale.
Pochi sanno che questo tipo di terapia innovativa è molto benefica nel post ictus
Un tipo di terapia certamente valido è la talassoterapia che consiste nell’uso medico delle acque marine. Queste si caratterizzano per elevata mineralizzazione, alta densità, sodio, magnesio, calcio e potassio. Il tutto combinato ad una giusta esposizione al sole e al clima tipico marino.
Lo studio considera il clima caldo secco del Mediterraneo e basa i suoi risultati su una sperimentazione che coinvolge diverse persone nel post ictus. Le variabili in considerazione sono quindi acqua marina, clima e peloide marino (fanghi).
Risultati
Gli esiti sono incoraggianti perché mostrano miglioramenti sulla qualità di vita, sull’equilibrio e il dolore. Ancora sul benessere generale e la percezione della salute dei pazienti. Risulta anche evidente però che questi risultati si raggiungono se il trattamento riguarda un periodo medio lungo, di circa otto settimane. Quindi in caso di malaugurata necessità, possiamo chiedere informazioni e confrontarci con uno staff specifico per chiedere l’opportunità di tale tipo di terapia.
Perché funziona
Tra le motivazioni di supporto allo studio riportiamo l’aspetto che riguarda l’equilibrio. L’acqua produce maggiore galleggiabilità quindi il paziente percepisce maggiore leggerezza negli arti inferiori. Questa caratteristica propria dell’acqua permette ai pazienti di spostarsi con meno sforzo. Infatti per lo stesso principio, alcuni sport in acqua, sono indicatissimi anche per alleviare i dolori di persone affette da sclerosi multipla.
Conclusione
Possiamo stabilire quindi, che un allenamento costante può portare cambiamenti in positivo sull’equilibrio e pochi sanno che questo tipo di terapia innovativa è molto benefica nel post ictus. Questo perché le terapie standard di solito prevedono fisioterapia, logopedia, terapia occupazionale. Pratiche certamente utilissime e a dir poco necessarie. Però la scienza ci consente di guardare con attenzione anche alla talassoterapia. Un’opportunità in più per accompagnare i malati in un percorso di recupero che punta a risultati ottimali.