Pochi sanno che questo allenamento serve appositamente a combattere ansia e stress in mezz’ora

allungamento

Oramai è risaputo che praticare sport non serve solo ad apprendere una disciplina o a migliorare la propria forma fisica. Allenarsi è un’abitudine di cui il corpo e la mente giovano a 360 gradi. Per esempio, spesso nemmeno i più assidui frequentatori di palestre conoscono il Rilassamento Muscolare Progressivo. Questo nome apparentemente complicato nasconde un vero e proprio protocollo di allenamento, coniato dal medico e fisiologo americano Edmund Jacobson nel 1959. Pochi sanno che questo allenamento serve appositamente a combattere ansia e stress in mezz’ora di tempo o poco più. Lo scopo di questo protocollo è quello di attivare il sistema parasimpatico e, al contempo, contrastare quello ortosimpatico, messo in moto dallo stress. Vediamo di seguito in cosa consiste questo allenamento che può davvero cambiare in meglio le nostre vite.

Pochi sanno che questo allenamento serve appositamente a combattere ansia e stress in mezz’ora

Il metodo messo a punto da Jacobson fa un po’ da contraltare ad altre tecniche di rilassamento, come ad esempio il training autogeno. Un vantaggio di questa metodologia è che può essere praticata ovunque, senza bisogno di attrezzatura.

Il Rilassamento Muscolare Progressivo si divide in due fondamentali tipologie. La prima è detta forma generale e coinvolge tutte le parti del corpo. La seconda è detta rilassamento differenziale e, come intuibile, si concentra su alcuni gruppi muscolari. Nei primi anni dopo la sua nascita, il metodo era stato pensato per sedute ben più lunghe di allenamento. Oggi, invece, le teorie più avanguardiste sul Rilassamento Muscolare Progressivo dicono che il tempo necessario per ogni seduta è di 30, massimo 45 minuti. È importante, però, non far passare più di quattro giorni tra una seduta d’allenamento e l’altra. Altrettanto importante è trovare un ambiente calmo, metterci in condizione di essere il più possibile rilassati (un ottimo consiglio è indossare abiti comodi). Ora vediamo in cosa consiste, nella pratica, il metodo di Jacobson.

Quali sono gli esercizi del metodo di Jacobson

Il modo migliore per comprendere il metodo di Jacobson è trovare tutorial in rete, che mostrano passo dopo passo gli esercizi. Ad ogni modo, si tratta di un allenamento focalizzato sul massimo allungamento muscolare. Si parte tendenzialmente dalle gambe, comprese le dita dei piedi. Bisogna mantenere le posture tra i 2 e i 6 secondi, a seconda del nostro livello di allenamento. Si passa poi ai glutei, all’addome, al tronco, alla schiena e così via fino al viso (palpebre comprese). Provare il metodo può davvero stravolgerci la vita. Ci aiuterà a vivere meglio, mantenendo la mente in salute, non solo il corpo.

Approfondimento

Ecco 3 errori da evitare in palestra a settembre per mettere velocemente massa muscolare