Quando si è al mare non è raro imbattersi in “alghe” che ricoprono il litorale, molto spesso se ne resta disgustati. In questo articolo si spiegherà al Lettore perché nessuno dovrebbe guardare con odio questi esseri viventi importantissimi per l’ecosistema.
La presenza di numerose foglie e di egagropili, infatti, testimonia la presenza nei fondali marini di “posidonia oceanica”. Eppure, pochi sanno che questa pianta è importantissima per l’ecosistema.
La posidonia
La posidonia deve il suo nome, come si può intuire, a Poseidone (in greco antico: Ποσειδῶν), il dio greco del mare. Si tratta di una pianta marina rizomatosa che occupa circa il 3% della superficie del Mediterraneo.
A differenza di quello che si potrebbe immaginare la posidonia non è un’alga ma una vera e propria pianta.
Dotata di radici, fusti, foglie fiori e frutti tende a fiorire in primavera e in autunno. Non è raro imbattersi in vere e proprie praterie di posidonia tra i due e i trenta metri di profondità. Nei casi di acqua molto limpide può raggiungere anche i quaranta metri di profondità.
È una pianta che svolge un ruolo molto importante per la conservazione degli ecosistemi. Non per altro si tratta dell’ecosistema più importante del Mediterraneo, protegge la costa dall’erosione oltre a divenire il perfetto habitat per moltissime specie marine.
Inoltre, svolge un ruolo fondamentale nella produzione di ossigeno e nella regolazione dell’equilibrio ecologico.
La base della prateria composta di rizomi viene denominata matte e la sua formazione è molto lenta. Un metro di matte, infatti, ha bisogno di circa un secolo per formarsi.
Rischi e tutele
Purtroppo, la presenza dell’uomo sta mettendo a rischio la sua esistenza. Pochi sanno che questa pianta è importantissima per l’ecosistema e in tutto il Mediterraneo le praterie di posidonia sono in regressione per via di diversi fattori.
Tra le cause che mettono in pericolo l’esistenza di questa pianta troviamo la pesca a strascico, l’ancoraggio, l’inquinamento e la presenza di alghe tropicali.
Per tutelare le posidonie sono state emanate legislazioni europee e nazionali.
Tuttavia, è importante che tutti facciano la loro parte per tutelare questa pianta. Non bisognerebbe mai gettare l’ancora di un’imbarcazione su queste praterie ed evitare di gettare rifiuti inquinanti in mare.
Le foglie morte di posidonia che si trovano sulle spiagge, poi, non andrebbero mai rimosse perché sono fondamentali per salvaguardare il litorale.
Infatti, questi ammassi, anche se possono apparire esteticamente non gradevoli, proteggono le spiagge dall’erosione.