Tutti almeno una volta hanno provato il disagio del singhiozzo. Esso è un riflesso involontario dovuto alla irritazione del nervo frenico che si trova nel diaframma. Il diaframma è uno dei più importanti muscoli coinvolti nella respirazione. Ha come effetto quello di abbassare la cupola diaframmatica. Permette l’espansione del torace e dei polmoni di modo da far passare l’aria durante l’inspirazione.
L’altro responsabile del singhiozzo è l’ipotalamo. Esso è una struttura del sistema nervoso centrale situata all’interno dei due emisferi celebrali. È responsabile per molte funzioni importanti come la termoregolazione, il sonno, l’assunzione di cibo ed altre ancora. L’ipotalamo è coinvolto nel singhiozzo perché collegato ai centri di controllo della respirazione.
Le cause
Il tipico suono che emettiamo con il singhiozzo, hic, deriva dalla chiusura molto rapida della glottide. Questa è la valvola che separa l’apparato respiratorio e quello digerente ed evita che il cibo vada nei polmoni. Il singhiozzo è un disturbo transitorio di cui è difficile determinare le cause. In realtà però pochi sanno che il singhiozzo può venire, secondo gli esperti, per 3 principali ragioni.
Intanto una forte concentrazione di stress o emozioni, questo perché il corpo tende ad introdurre bruscamente una grande quantità di aria che irrita il nervo frenico. Eccessiva introduzione di cibo o di alcol nel corpo. Questi, infatti in alcuni casi, possono irritare stomaco e diaframma. Ed infine il singhiozzo si presenta spesso come risultato di improvvisi sbalzi di temperatura. Normalmente il singhiozzo dura per un tempo breve. In questo caso non c’è da preoccuparsi. Se, invece, persiste per periodi più lunghi, cioè oltre le 48 ore, potrebbe essere spia di un problema più grave. Potrebbe, infatti, segnalare episodi di pericardite, reflusso gastro esofageo o gastrite.
Pochi sanno che il singhiozzo può venire per questi motivi, ecco come fermarlo in 10 secondi
Esistono diversi rimedi della nonna contro il singhiozzo. In realtà di molti non è stata provata l’efficacia da evidenze scientifiche sufficienti. Sembrano, invece, funzionare, più degli altri, due rimedi fatti in casa. Il primo vuole che respiriamo profondamente e poi tratteniamo il fiato per 10/25 secondi in modo da far rilassare il diaframma. Un altro metodo è quello di assumere un cucchiaino con zucchero, limone o aceto.
Se infine il singhiozzo permane oltre le 48 ore è consigliabile una visita medica. Soprattutto al fine di accertare se il singhiozzo sia spia di patologie più gravi. Per altro il medico potrebbe prescrivere dei farmaci anti spasmo di modo da rilassare la muscolatura e defaticare il diaframma.