Questo articolo prende in considerazione i recentissimi studi scientifici condotti sul legame tra depressione e alimentazione. Tutto parte dalla consapevolezza che il cibo non è solo fonte di nutrimento, intenso quale carburante per il corpo. Oggi è chiaro che dal cibo si trae anche energia, intesa come equilibrio di forze tra mente e corpo.
L’alimentazione, infatti, pare che sia capace di agire su vari livelli, tra cui quello dell’umore. Infatti, pochi sanno che alcuni cibi provocano tristezza e depressione dopo averli mangiati. In questo articolo si scopre quali sono questi cibi e il perché determinerebbero uno stato depressivo.
Gli zuccheri e la depressione
Oggigiorno, la scienza è sicura dell’effetto negativo e distruttivo del consumo di zuccheri. A essere condannati sono i cibi “ad alto indice glicemico”. Quelli che se consumati fanno velocemente alzare i livelli di glicemia nel sangue. Oltre a obesità, diabete, carie, malattie cardiovascolari e stati infiammatori più gravi, lo zucchero determinerebbe un aumento degli stati di tristezza e di depressione.
Eppure, per secoli i dolci sono stati considerati une medicina contro tristezza, infelicità, demoralizzazione. Ciò era determinato dal fatto che gli zuccheri, e i cibi che li contengono, favoriscono il rilascio di serotonina (ormone del buonumore). Ci si chiede, allora, perché lo zucchero conduce a un peggioramento degli stati depressivi. Accade che la serotonina aumenta solo per un tempo brevissimo. Ciò che rimane è un aumento della pressione arteriosa, picchi glicemici, produzione di cortisolo e dipendenza.
Pochi sanno che alcuni cibi provocano tristezza e depressione dopo averli mangiati
Ad accompagnare lo zucchero quale fattore della depressione, esistono altri alimenti. Tra questi troviamo la caffeina, che dà solo l’impressione di aumentare l’energia attraverso uno stato eccitativo. L’effetto del caffè sembra dipendere da un effetto placebo sul cervello. Inoltre, il caffè consumato in grandi quantità crea dipendenza, ansia e malumore.
Alla caffeina si aggiunge l’alcol. Questo, consumato in quantità eccessive, inibisce il sistema immunitario, pertanto crea stati di eccitazione seguiti però da un abbassamento delle energie. Possono seguire stati di ansia, depressione, debolezza. Anche i cibi fritti, molto conditi, ricchi di grassi, inducono a stati di senso di colpa, insoddisfazione, frustrazione, subito dopo averli mangiati.
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