Pochi lo conoscono ma questo breve libro da leggere durante le serate autunnali ci stupirà

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La stagione autunnale e, soprattutto quella invernale, sono periodi perfetti per immergersi nella lettura di un nuovo libro.

Infatti, se da un lato, molte persone preferiscono leggere sdraiate in riva al mare dall’altra anche l’inverno è ottimo per dedicarsi alla lettura.

Tra i romanzi da leggere ci sono, sicuramente, i classici russi e il più recente “Libertà”.

Oggi, invece, si andrà alla scoperta di un’opera che, distribuita per la prima volta negli anni ’50, riscosse grandissimo successo.

Il romanzo, scritto dal Premio Nobel William Golding è “Il signore delle mosche”, un’ottima lettura per adulti ma anche per ragazzi.

Pochi lo conoscono ma questo breve libro da leggere durante le serate autunnali ci stupirà

Questo romanzo fu scritto nel 1952 ma pubblicato solo un paio di anni dopo. Riscosse un grande successo soprattutto nei paesi di lingua inglese. La trama del libro è all’apparenza molto semplice ed elementare. Infatti, nel romanzo lo scrittore narra le vicende di un gruppo di bambini abbandonati a loro stessi in un luogo lontano della civiltà.
Come in una sorta di esperimento sociale i ragazzini all’inizio appaiono ben educati, coesi e rispettosi delle regole autoimposte. Dapprima viene nominato capo un bambino pieno di buoni propositi Ralph che dà vita ad una società di tipo democratico.

Passa il tempo e comincia la regressione allo stato più primitivo dell’essere umano. Infatti inizia la suddivisione della società in sottogruppi che trascurano i doveri per dedicarsi solamente alle cose più futili. Inizia a spadroneggiare il violento Jack con il suo gruppo di cacciatori. Dopo essersi trasferiti lontano dal centro dell’isola iniziano ad utilizzare la forza per dominare gli altri bambini.

I naufraghi cominciano così a dedicarsi al culto del totem chiamato “il signore delle mosche”.

Significato

Nell’opera di Golding è espressa tutta la sua pessimistica visione dell’essere umano. I protagonisti sono bambini proprio perché l’autore vuole dimostrare una totale mancanza di innocenza nell’essere umano. Il male è sempre in agguato dal momento che “l’uomo produce il male come le api producono il miele”, il vero manifesto della poetica dell’autore.

In una specie di branco il forte prevale sul più debole e anche nei bambini si annida il male e la volontà di compierlo. Ecco perché anche se pochi lo conoscono questo breve libro da leggere durante le serate autunnali ci stupirà.