Pochi conoscono questa strepitosa ricetta della cucina povera toscana ma non sanno cosa si perdono

Ribollita

Se l’Italia è il Paese del mangiar bene il merito non è dei grandi chef stellati ma delle secolari tradizioni contadine e popolari. Di generazione in generazione, queste hanno saputo valorizzare anche l’ingrediente più umile facendo diventare una patata, una cipolla o dei cavoli, piatti straordinari. La ricetta di oggi parla delle profonde radici della cucina toscana, da sempre depositaria di grandissime prelibatezze. Stiamo parlando della ribollita, un’antica zuppa a base di verdure, cavoli e pane raffermo che se ancora non conosciamo, sarà in grado di rubarci il cuore.

Pochi conoscono questa strepitosa ricetta della cucina povera toscana ma non sanno cosa si perdono dunque, senza indugi, vediamo come realizzarla.

La zuppa più buona del Mondo

Per scaldare le fredde serate autunnali avremo bisogno di:

  • Fagioli cannellini 400 g;
  • Cavolo nero 200 g;
  • Verza 200 g;
  • Patate 200 g;
  • Aglio;
  • Cipolla;
  • Carote;
  • Concentrato di pomodoro;
  • Pane raffermo.

La preparazione richiederà un po’ di tempo ma il risultato finale vale davvero la pena.

Cominciamo dai fagioli che dovranno essere innanzitutto lessati. Per abbreviare i tempi possiamo utilizzare anche quelli precotti, che scoleremo e metteremo in padella con olio e aglio. Facciamo cuocere leggermente per poi aggiungere dell’acqua calda, prelevare parte dei fagioli e frullarli.

Ora, facciamo appassire in una grande casseruola della cipolla con poco olio fino a che non sarà morbida. A questo punto possiamo aggiungere anche carote e patate tagliate a cubetti.

Pochi conoscono questa strepitosa ricetta della cucina povera toscana ma non sanno cosa si perdono

Aggiunte le verdure, eliminiamo la parte centrale della verza e del cavolo nero, che rimarrebbero dure, e facciamo a strisce le foglie. Uniamo in casseruola anche le foglie tagliate e aggiungere un cucchiaio di concentrato di pomodoro e dell’acqua fino a completa copertura

Non resta che abbassare la fiamma e far cuocere per almeno un’ora.

Dopo un’ora potremo aggiungere anche i fagioli frullati e proseguire la cottura per altri 30 minuti, al termine dei quali, uniremo anche quelli interi.

Mai buttare il pane raffermo

Trascorso il tempo di cottura avremo ottenuto una zuppa di verdure irresistibile ma il piatto non è ancora completo. Dovremo aggiungere del pane raffermo alla zuppa e lasciare che questo si impregni di sapore per almeno 3-4 ore. Dopo il lungo lavoro, potremo riscaldare la zuppa di verdure e pane e, dunque, renderla “ribollita”. Da servire ben calda con un giro di olio e qualche foglia di salvia.

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