Dopo il successo del decreto Rilancio della scorsa estate in materia di incentivi per l’acquisto delle auto ibride, proprio in queste ore stanno discutendo alla Camera le proposte per un bis. Causa la crisi che attanaglia il settore da qualche mese, ma anche cavalcando l’onda degli ultimi successi, ci sono ottime possibilità che il Governo vari i nuovi incentivi. Pioggia di milioni con i nuovi incentivi auto per l’acquisto delle vetture ibride a partire da gennaio 2021, con l’approvazione di una delle tante proposte al vaglio. Vediamo con i nostri Esperti nello specifico di cosa si tratta.
325 milioni entro il 31 giugno 2021
La prima proposta è una sorta di copia e incolla, come dicevamo del decreto di luglio, che tanto bene ha fatto alle case automobilistiche di tutto il mondo. Il programma prevede tre fasce tarate sulle emissioni di anidride carbonica, legate al piano di rottamazione della nostra vecchia vettura:
- 2.000 euro per la fascia fino ai 20 g/km;
- 2.000 anche per la fascia 21-60;
- 1.500 euro più un contributo della concessionaria ed è la casa madre per la fascia 61-135 g/km.
L’eventuale bonus messo a disposizione dalle case automobilistiche per le prime due fasce è invece di 1.000 euro. Attenzione però che, per incentivare, è proprio il caso di dirlo, e sensibilizzare ancora di più gli automobilisti, ci sarà la possibilità di accedere agli ecobonus 2021. Stando agli esperti, parliamo di circa 130 milioni di euro.
L’altra proposta più restrittiva
Pioggia di milioni con i nuovi incentivi auto per l’acquisto delle vetture ibride a partire da gennaio 2021, ma con una seconda proposta più restrittiva. È più ampio il margine di ingresso al contributo, cioè fino al 31 dicembre 2021, ma le fasce sono solamente due:
- 0-20 g/km di emissione CO2 con un bonus di 3.500 euro;
- 21-60 g/km con bonus di 2.500 euro.
A questi andrebbero sommati gli eventuali incentivi della concessionaria, salvo esaurimento fondi. L’emendamento in questo caso prevede, così come il bonus ristrutturazione 110%, di cedere la detrazione fiscale alla concessionaria, in base al reddito Isee. In attesa quindi, che, a ore, esca il decreto definitivo, invitiamo i Lettori a rivolgersi alle concessionarie, con un occhio al proprio commercialista. Le occasioni esistono, bisogna solo andare a scovarle. Suggeriamo anche la lettura del nuovo programma di vendita in asta on line del Gruppo FCA nell’articolo sottostante.
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