PIL italiano in ribasso

ProiezionidiBorsa

Dati macro-economici in rosso: le borse non la prendono bene. PIL italiano giù!

 

Dopo tanto tempo che mancava nelle ultime settimane abbiamo assistito a un ribasso generalizzato dei listini di borsa degno di questo nome. E dopo la discesa si è realizzato il cosiddetto rimbalzo tecnico.

La conferma che di rimbalzo si tratta e non di nuova inversione rialzista la stiamo avendo in queste ore.
Infatti le borse, partite bene ora hanno girato in negativo sulla scia di dati macro-economici in gran parte sotto  le attese.

Fino a qualche settimana fa dati del genere magari facevano scattare acquisti grazie al ragionamento  secondo cui dati scarsi allontanavano il rischio di rialzi dei tassi.
Cambiato l’umore macro del mercato cambia anche la tipologia di reazione alle notizie.

Vediamo i dati in uscita più significativi :

PIL francese (Trimestrale) (3° trim.) 0,4% 0,4% 0,2%
PIL francese (Annuale)     1,7%
Spese dei consumatori francesi (Mensile) (Set) -1,7% -0,4% 1,1%
IPC della Spagna (Mensile) 0,2%   0,2%
IPP in Spagna (Annuale) 2,3% 2,3% 2,3%
Vendite al dettaglio in Spagna (Annuale) (Set) -0,9%   0,1%
Variazione della disoccupazione in Germania (Ott) -11K -12K -23K
Tasso di disoccupazione tedesco (Ott) 5,1% 5,1% 5,1%
Disoccupazione in Germania (Ott) 2,292M   2,304M
PIL italiano (Annuale) (3° trim.) 0,8% 0,9% 1,2%
PIL italiano (Trimestrale) (3° trim.) 0,0% 0,2% 0,2%

Nessun dato sopra le attese. PIL trimestrale francese in linea mentre quello annuale stranamente non è ancora stato pubblicato.

Poi oltralpe crollano i consumi, dato in grado di suscitare grande allarme e con motivazioni forti.

In Spagna hanno fatto prima e a fronte di prezzi stabili sulle vendite al dettaglio a -0.9% non avevano espresso un consensus ma certo rispetto al precedente +0.1% il trend è chiaro.

Stabile la disoccupazione in Germania ci ha pensato il PIL italiano a dare un ‘altra botta al morale degli operatori.

Un +0.8% annuale versus +0.9%  e uno 0.0% trimestrale versus 0.2% di PIL italiano sono dati estremamente sconfortanti specie in una fase così delicata come quella che sta attraversando l’Italia: strattonata da un alto dall attese di Bruxelles e dall’altro dalla legge di bilancio del nuovo governo che adotta nuovi paradigmi di sviluppo e ripresa e non è stata bene accolta in ambito UE.

Tutti ingredienti a cominciare proprio dal PIL italiano in grado di comporre un minestrone di negatività che molti speravano potesse dilungarsi ancora un po’ di tempo, utile al consolidamento del rimbalzo prima di essere in “cottura” pronto per essere servito ai listini.