ROMA (Reuters) – Rispetto al quadro previsivo diffuso a marzo, l’Ufficio parlamentare di bilancio riduce la stima sulla crescita dell’economia italiana per il 2018 di 0,1 punti a +1,4%.
“La correzione riflette principalmente una dinamica più contenuta dei consumi privati, penalizzati dall’erosione del potere d’acquisto indotta dal più elevato prezzo del petrolio”, spiega il presidente dell’Upb, Giuseppe Pisauro, durante un’audizione in Parlamento sul Documento di economia e finanza (Def).
Il quadro degli indicatori disponibili “sembra segnalare, pur tra tendenze contrastanti, il mantenimento di un ritmo moderato di crescita anche nel secondo trimestre” dopo il +0,3% registrato nel periodo gennaio-marzo.
Il Pil nel 2019 è visto a +1,2 e nel 2020 a +1,1, ha detto Pisauro.