Ci sono sintomi che nascondono malattie difficili da notare con largo anticipo. Alcuni di questi si confondono con malesseri passeggeri. Altri inizialmente si manifestano in modo così lieve da non farci nemmeno attenzione. Per esempio, è il caso di questa malattia trasmessa dal gatto. Oggi, invece, si tratterà di questa strana malattia diffusa da un batterio.
Infatti, piccole ulcere o macchie sulla pelle possono essere sintomo di quest’infezione fastidiosa lunga da curare. Si tratta di un’infezione trasmissibile sessualmente, la terza al Mondo per casi. Poiché si sviluppa in diversi momenti e stadi, spesso non ci si accorge di averla contratta.
Per questo è importante capirne i sintomi sin dai primi sviluppi. In questo articolo scopriamo di che malattia si tratta grazie alle linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità. Inoltre, capiremo come accorgerci dei sintomi del primo stadio di infezione.
Come si trasmette
La malattia di cui parliamo oggi è la sifilide. Si trasmette attraverso rapporti sessuali protetti e non, e attraverso lo scambio di sangue. Ci sono casi in cui la madre incinta malata di sifilide trasmette la malattia al bambino appena nato. In alcuni casi, il feto contagiato può addirittura morire.
Per quanto riguarda i rapporti sessuali, essi possono essere di qualsiasi tipologia. Eterosessuali, omosessuali, per via vaginale, orale o anale, tutti hanno lo stesso rischio di infezione.
Piccole ulcere o macchie sulla pelle possono essere sintomo di quest’infezione fastidiosa lunga da curare
Abbiamo visto che la sifilide si sviluppa in più stadi. Il primo tra questi è molto importante per diagnosticare in tempo la malattia. Dal momento del contagio, il batterio Treponema pallidum può restare in incubazione anche 90 giorni. Si manifesta in prima istanza con piccole ulcere che compaiono in varie parti del corpo. Solitamente si possono localizzare su genitali, in bocca e in gola e sull’ano.
Si presentano in forma circolare, hanno una consistenza dura e sono di colore rosso scuro. L’ulcera può non provocare alcun dolore e questo rende più difficile accorgersi della sua presenza. In circa 3-6 settimane tali ulcere scompaiono autonomamente.
Segue la seconda fase caratterizzata dalla comparsa di macchioline rosa di forma imprecisa. Queste compaiono sul busto e più frequentemente su mani e braccia. In questa fase, chiamata sifilide secondaria, i linfonodi possono ingrossarsi e fare male. A questo punto di può avere febbre, mal di gola e dolori ossei come in una normale influenza. Nell’articolo non si parlerà degli stadi successivi, appunto perché l’unione di tutti i sintomi precedentemente descritti possa essere sufficiente a farci allarmare. Poiché la diagnosi avviene attraverso un test sierologico, è bene rivolgersi al proprio medico.
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