Fonte MilanoFinanza
Il modello Fca , applicato a Telecom Italia , piace al mercato. La possibilità di arrivare alla valorizzazione di asset attualmente in portafoglio alla società telefonica viene apprezzata sia dai broker sia dagli investitori. Un modello già emerso a partire da metà agosto per il gruppo automobilistico guidato da Sergio Marchionne. E così le azioni della società che fa riferimento a Vivendi risultano le migliori del listino principale di Piazza Affari.
In particolare, le indiscrezioni circolate nel fine settimana e riportate anche da MF-Milano Finanza sabato 16 settembre, circa la possibilità di scorporo della società che gestisce la rete (valore di 18 miliardi) e la vendita di Sparkle (valore di mercato di 1,5-2 miliardi), sono state messe in evidenza anche nei report di Banca Akros, Banca Imi e Mediobanca Securities, che apprezzano le possibili mosse. Da parte di Telecom non sono mai arrivate conferme o aperture in questo senso, almeno finora, ma è possibile che già questa settimana, nel quartier generale parigino di Vivendi , si affronti l’argomento anche in vista di un nuovo confronto con la Consob (ha decretato il controllo di fatto del socio francese su TI, così come ha evidenziato la Amf transalpina) e l’Agcom (che ha imposto a Vivendi di dismettere una parte rilevante della quota nel gruppo telefonico o, in alternativa, quella di Mediaset del 29,9%).
In particolare, la controparte ideale per Telecom in caso di scorporo e vendita di asset è lo stesso governo italiano, che entrerebbe in campo con la Cassa Depositi e Prestiti in particolare per quel che riguarda Sparkle. Mentre resta tutto da chiarire l’eventuale coinvolgimento di Open Fiber (Enel ) sul fronte della società della rete, anche se già nelle scorse settimane l’ad di Enel , Francesco Starace, aveva chiuso la porta a questa opzione.
Un altro elemento che sta sostenendo l’andamento del titolo dell’ex monopolista di Stato delle tlc è la possibilità che l’esecutivo Gentiloni, come ribadito ancora una volta nel fine settimana dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, faccia ricorso alla golden power in particolare proprio per quel che riguarda il business della rete, considerato strategico dal governo.
Inoltre, non fa trascurato anche il fattore-governance: appare infatti sempre più chiaro che il vero capo azienda e quindi il futuro amministratore delegato di Telecom, in sostituzione di Flavio Cattaneo, sarà Amos Genish, che attualmente ricopre l’incarico di direttore operativo. Non è un segreto che sia Vincent Bolloré sia l’ad di Vivendi , Arnaud de Puyfontaine, sin dalle prime battute abbiano individuato in Genish il vero top manager dell’incumbent telefonico italiano.
Appare, quindi, evidente che il braccio di ferro tra i francesi e il governo debba prima o poi arrivare a una soluzione che sia la più indolore possibile per tutti. Anche perché nel frattempo il premier Paolo Gentiloni e i ministri Piercarlo Padoan (Finanze) e Calenda (Sviluppo economico) stanno trattando con il governo d’Oltralpe per definire l’operazione strategica Fincantieri -Stx.
Infine, vi è l’ultimo risvolto della partita Vivendi -Telecom che non va trascurato, anche se al momento resta in sottofondo: è quello relativo allo scontro in atto dal luglio 2016 con la famiglia Berlusconi per la vicenda Mediaset Premium. Il dietro-front dei francesi rispetto all’accordo vincolante per l’acquisto della pay tv italiana ha spinto il Biscione a chiedere un risarcimento danni di 3 miliardi. E in questo senso è possibile che, una volta definita la questione Telecom, Bolloré torni alla carica con l’ex premier Silvio Berlusconi per trovare un accordo anche in questo senso. Al polo Vivendi -Tim servono i contenuti di Mediaset .
Analisi Proiezionidiborsa
L’approssimarsi del I° obiettivo naturale della proiezione ribassista in corso (linea tratteggiata) e la notizia riportata in precedenza hanno messo le ali al titolo che ha guadagnato circa il 5%. Tale rialzo ha segnato un’inversione rialzista che se confermata nei prossimi giorni ha come I° obiettivo naturale area 0.8753€. I primi sintomi di una debolezza del rialzo si avrebbero con chiusure giornaliere inferiori a 0.8092€.