Quello che si è appena chiuso è un trimestre di prim’ordine per Piazza Affari. Infatti il mercato italiano si è trovato ad essere il migliore in tutta l’Europa. Ma quali sono i titoli più interessanti da monitorare nelle prossime settimane?
Le previsioni per i prossimi mesi
Come detto il 2019 si è aperto nel migliore dei modi per il Ftse Mib. E non solo. Basti pensare che al 30 marzo, sull’indice Msci all country world index si è registrato un +11%, 12% per l’indice S&P 500 di Wall Street. E in Europa? Proprio Piazza Affari è la regina del Vecchio Continente. Nei primi tre mesi del 2019, infatti, Milano vince con quasi il 16% (+15,95% per la precisione). Buone notizie se si pensa a quel -16,5% del 2018 di cui gran parte (-11,5%) solo nell’ultima parte dell’anno. Ma si tratta di un trend generalizzato. Infatti tutta l’Europa è in salita e perino Londra con un caos Brexit tutt’ora in atto, ha potuto registrare un +12,7%.
E Piazza Affari?
Da parte sua Piazza Affari ha visto il rialzo continuato anche di alcune azioni. Da Morningstar fanno sapere che azioni come quelle di Unicredit, Leonardo e Telecom Italia sono scambiate a sconto rispetto al fair value. Il tutto nonostante un aumento che va dal 10 al 40%. Per Leonardo (+37%) oltre ai buoni risultati si guarda con fiducia ai segmenti elicotteri, difesa e sistemi di sicurezza. Una fiducia che è aumentata dalla vendita di altri asset riguardanti energia e trasporti che hanno permesso di tagliare i debiti e potenziare la redditività.
I titoli interessanti
Su Unicredit (approfondimento) si parla di un +21,5%, un risultato che ha retto anche al calo delle performance dell’economia nazionale. Ancora di più se si pensa ai risultati dell’esercizio 2018, esercizio che ha superato anche e aspettative della comunità di analisti.
Telecom Italia (approfondimento) è in fase di ripresa rispetto a un 2018 molto negativo. Infatti dopo il calo del 30% visto nel 2018 si registra un 2019 che, finora, ha portato a +11%. Alla base della ripresa non solo il contributo dato dalla presenza della Cassa Depositi e Prestiti arrivata al 9,8% del capitale ma anche un buon risultato sulle trimestrali.