Nonostante sia necessaria tantissima pazienza, molte persone hanno deciso di coltivare in casa, o in giardino, una pianta di limone.
Infatti, anche se i primi frutti compaiono dopo circa 4 anni, la soddisfazione di veder crescere questa pianta è impagabile.
Tutto l’impegno speso nel curarla, alla fine verrà sicuramente ripagato. Anche perché, trascorso questo tempo, ogni pianta può generare dai 300 ai 600 limoni ogni anno.
Ma per raggiungere questi obiettivi, bisogna tener conto di alcune accortezze, specialmente per quanto riguarda i nutrienti. Infatti, tra poco vedremo come avere piante di limone sempre sane e rigogliose grazie a questo eccezionale concime naturale.
Alcuni aspetti importanti
Come dicevamo all’inizio, molte persone coltivano questa pianta, sia in casa che in giardino.
La prima opzione, in certi casi, è molto più conveniente della seconda. Infatti, per coltivare una pianta di limone in giardino, c’è bisogno di ampi spazi e di inverni abbastanza miti.
Nell’ambiente domestico, invece, si possono garantire maggiore controllo e riparo da venti ed intemperie.
Inoltre, si può godere a pieno dell’aroma sprigionato dai limoni, che donano alla casa un profumo invidiabile.
Per quanto riguarda la cura della pianta, oltre l’esposizione solare e l’annaffiatura, è molto importante la fase di concimazione.
Piante di limone sempre sane e rigogliose grazie a questo eccezionale concime naturale
Durante la concimazione, l’aspetto fondamentale è diversificare i nutrienti in base alle stagioni.
In autunno, soprattutto quando la pianta è in fase vegetativa, il concime deve essere di tipo organico.
In questa fase, il miglior concime è il letame maturo, oppure lo stallatico secco.
Quest’ultimo è un concime derivante da escrementi di “animali da stalla”, come pecore, cavalli o mucche.
Esso subisce prima un processo di umidificazione, poi di essiccazione, e dona al terreno numerose sostanze nutritive e sali minerali.
Durante la primavera, dopo la sosta invernale, bisogna invece arricchire la pianta di altri nutrienti, soprattutto il ferro. Quindi, durante la fioritura, la pianta avrà bisogno di molto azoto e potassio, ma poco fosforo.
Nella fase di maturazione dei frutti, bisogna diminuire la quantità di azoto ed aumentare il potassio.
Infine, in estate, bisogna aumentare i livelli di fosforo per ridurre l’acidità dei frutti.
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