Secondo Goldman Sachs Group, il futuro del mercato del petrolio potrebbe assomigliare al passato, in particolare agli anni ’90.
In un report dell’8 aprile, si evidenzia come in quegli anni i prezzi rimasero costantemente in backwardation, una particolare struttura di mercato.
Petrolio: il fenomeno della backwardation
Un fenomeno per cui i futures di breve sono più costosi rispetto a quelli successivi, riflettendo le attuali forniture limitate e le scorte maggiori successive.
Goldman ha inoltre affermato che il fenomeno potrebbe persistere. L’OPEC, dal canto suo, minimizza i tagli di produzione, reintroducendo un’operazione che peserebbe sui prezzi a lungo termine . Ciò manterrà il “backwardation” e porterà i trivellatori statunitensi a limitare l’attività.

Fonte: Bloomberg
“Consideriamo ciò come il risultato più convincente per l’OPEC e la struttura di mercato più sostenibile, ma stavamo aspettando questo cambiamento dal 2016 e non siamo ancora pronti per dare fondamenta alla teoria, anche se il panorama è assolutemente in questa direzione”, affermano gli analisti.
Le previsioni di Golman sul petrolio
Goldman ha anche alzato le sue previsioni del secondo trimestre sul benchmark del Brent a 72,50 dollari al barile da 65$, parlando di deficit maggiore del previsto. I tagli dell’OPEC, un’accelerazione nell’attività economica globale, sanzioni più severe da parte degli Stati Uniti nei confronti di produttori come l’Iran e un guadagno solo moderato nella produzione, continueranno a pressare le forniture fino al 2019.
Petrolio: contrattazioni e benchmark
Alle 10:59 ora londinese, i futures sul Brent sono stati scambiati poco a 71,11$ al barile . La West Texas Intermediate, il benchmark statunitense, è salito dello 0,4 percento a 64,63 dollari al barile a New York.
Le aspettative
Mentre un sentimento di rischio per gli investitori e la minaccia di perturbazioni possono spingere i prezzi ancora più in alto, Goldman si aspetta che diminuiscano gradualmente da questa estate, visto l’aumento della produzione e dell’esportazione.
Uno sguardo al futuro imminente
A differenza dello scorso anno, al momento la capacità produttiva globale è ben identificata. Secondo Goldman, le nuove tubazioni e la capacità di esportazione collegheranno il Permian – il più economico e grande bacino d’ America – al mercato globale entro quest’autunno.
“Troviamo quindi opportunità più interessanti per aziende e investitori nei i tempi di consegna, nelle differenziazioni e nei punti deboli del prodotto“, hanno scritto gli analisti.
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