Petrolio è finita un’epoca? I livelli da monitorare

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Il petrolio continua la sua navigazione a vista nella parte bassa della fascia di prezzi degli ultimi anni.

L’oro nero si vede sempre più accerchiato dall’avanzare delle energie alternative spesso a impatto zero.

Certo, restano le innumerevoli applicazioni in fibra e le plastiche ma è evidente che il precipitare dei consumi come combustibile sta iniziando a fare sentire effetti duraturi sul crude oil.

I picchi ante 2008 sono stati soltanto avvicinati nel 2014 ma poi da lì è partito un trend discendente che pare inarrestabile.

Qualche marginale recupero ogni tanto si realizza ma poi bastano due settimane storte per riportare i prezzi rapidamente verso i minimi.

Il ruolo dell’OPEC

In tutto ciò la mancata compattezza dell’OPEC certamente svolge un ruolo nella debolezza del petrolio.

L’Arabia Saudita coi suoi alleati arabi è in prima linea nel tentativo di creare un cartello tra OPEC e paesi produttori non OPEC come la Russia.

Per ora nulla di concreto ma le parti, in contatto da tempo, ci stanno lavorando.

Ovviamente contraria al 100% l’Amministrazione Trump che vuole mantenere i prezzi del greggio a buon mercato.

L’America si fa forte del proprio shale oil* che l’ha resa uno dei principali produttori al mondo in grado di condizionare fortemente i prezzi del greggio.

Ecco perché l’OPEC sta cercando una sonda nella Russia e nella tre grandi nazioni produttrici.

Cosa attenderci dal prezzo del petrolio

L’evoluzione di queste mosse politiche potrà certamente influenzare molto il prezzo del petrolio.

Un OPEC che riesca a rinsaldare il legame con Russia, Norvegia ecc. avrebbe certamente un peso politico non indifferente nella determinazione del prezzo.

Allo stesso modo però difficilmente vedremo tendenze fortemente rialziste.

Proprio perché lo shale oil come recita WIKIPEDIA è: “L’olio di scisto o petrolio di scisto (in inglese shale oil) è un petrolio non convenzionale prodotto dai frammenti di rocce di scisto bituminoso mediante i processi di pirolisi, idrogenazione o dissoluzione termica.”

Trattasi dunque di una procedura che molte altre nazioni potranno nei prossimi anni mettere in opera autoproducendosi petrolio dalla roccia di scisto

Roccia che a cominciare da USA e Cina è molto diffusa.

Rimane la sensazione che nell’era dello shaleoil il futuro del crude oil non potrà che essere tra il grigio chiaro e il nero… ma un nero che nulla avrà a che vedere coi tempi dell’oro nero.

Livelli di lungo termine da monitorare per il petrolio

Proiezioni 2019

Tendenza ribassista

area di massimo 54/60$

area di minimo 32/27$

Primo livello di inversione rialzista: chiusura mensile superiore ai 55,09$

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