Dopo la pesantissima seduta di Wall Street di venerdì la situazione si complica sulle Borse europee. La Borsa americana ha chiuso l’ultima seduta della settimana e del mese con un risultato pessimo. L’indice tecnologico Nasdaq è stato il peggiore con un calo del 4%, trascinato al ribasso dai titoli come Amazon, Apple, Netflix. I titoli che fino a qualche settimana fa erano considerati i campioni di Borsa per le loro performance, improvvisamente si sono trasformati in cenerentole.
Purtroppo i riflessi negativi della Borsa americana si riflettono anche sulle Borse europee. Nella prima seduta della settimana, i principali listini targati UE hanno aperto in forte calo, condizionati dalla chiusura negativa di Wall Street di venerdì. Anche un evento molto particolare ha pesato su un’apertura pessima. Poco dopo l’avvio delle contrattazioni, i listini europei hanno subito quello che viene definito un flash crash. In pratica è scattata una forte e contemporanea ondata di vendite che ha fatto crollare alcuni indici anche dell’8%. La Borsa di Milano è arrivata a perdere oltre il 3,0% in pochissimi secondi. I prezzi successivamente hanno un po’ recuperato il terreno ma sono rimasti in profondo rosso per tutto il resto della seduta.
Pessimo inizio mensile per le Borse che in apertura crollano fino all’8% ma a Piazza Affari decollano questi due titoli
L’andamento negativo della Borsa americana ovviamente non è stato l’unico fattore che ha pesato sul risultato europeo. Gli operatori finanziari sono preoccupati del rallentamento dell’economia che ogni giorno da segnali sempre più preoccupanti. La crescita del settore manifatturiero in Europa continua a rallentare. L’indice PMI dell’eurozona ad aprile ha toccato il valore minimo degli ultimi 15 mesi. La tendenza potrebbe continuare a peggiorare.
Ovviamente la guerra e le sanzioni sono un freno alla crescita economica. Gli analisti pensano che, se anche la guerra finisse rapidamente, comunque le sanzioni potrebbero non essere rapidamente rimosse e l’economia tornare a crescere. Anzi. Secondo il Ministro degli Esteri tedesco le sanzioni contro la Russia potrebbero essere revocate solo dopo che il Paese lascerà l’Ucraina e la Crimea. Questa ipotesi fa pensare che difficilmente i blocchi economici possano essere cancellati nel breve periodo. In questo scenario politico economico, i listini del Vecchio Continente nella prima seduta di maggio hanno chiuso con un calo tra l’1% e il 2%. L’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso con un ribasso dell’1,7%. La Borsa tedesca ha accusato una perdita dell’1,1% e Parigi è scesa dell’1,6%. Londra oggi è rimasta chiusa per festività.
Pessimo inizio mensile per l’indice maggiore di Piazza Affari che alla fine della seduta ha chiuso in calo dell’1,6%. I prezzi del Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) hanno terminato a 23.857 punti. Sul listino, tra le blue chips solo 4 titoli hanno chiuso in territorio positivo. Mediobanca è stato il titolo migliore. L’azione ha chiuso in rialzo del 2,1% a 9,8 euro, ma per gli analisti di Equita un’azione vale 12,8 euro. Sul resto del listino decollano EEMS, che ha guadagnato il 10,5%, ed Algowatt, che prosegue la corsa iniziata da qualche seduta. Oggi il titolo ha chiuso con un altro rialzo del 10,1%.
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