Pessima settimana per l’euro che non conferma il segnale rialzista contro il dollaro

euro dollaro

Settimana scorsa ci eravamo forse illusi quando abbiamo visto la FED dare una mano al dollaro. La settimana, infatti, si era chiusa con interessanti segnali per la valuta europea. Avevamo, quindi, commentato come in generale la situazione fosse ancora molto dinamica. Tuttavia per la prima volta dopo sei settimane l’euro aveva chiuso la settimana di contrattazioni in una posizione di forza contro il dollaro.

Come vedremo nella sezione dedicata all’analisi tecnica, però, la settimana in corso ha visto fallire il break rialzista su tutti i time frame. Una situazione che potrebbe portare il cambio euro dollaro su livelli molto più bassi di quelli attuali. Quindi, una pessima settimana per l’euro che non conferma il segnale rialzista contro il dollaro

Ma quali sono state le cause alla base di questa debolezza della moneta unica europea?

Tutto è successo durante la seduta di venerdì 29 ottobre quando i rendimenti dei titoli di stato statunitensi sono aumentati sulla notizia che la misura dell’inflazione preferita dalla Federal Reserve ha mostrato che i prezzi continuano a crescere più velocemente del suo obiettivo del 2%.

In tutto questo il crollo dell’euro è arrivato mentre i trader cercavano di analizzare i rapporti sull’inflazione e i commenti della banca centrale per prevedere il corso dei tassi di interesse per le diverse valute.

Le montagne russe, però, potrebbero non essere ancora terminate. La volatilità nei mercati dei cambi e dei tassi d’interesse, infatti, è aumentata durante la settimana intorno alle azioni delle banche centrali e ai dati economici. La prossima settimana, quindi, potrebbe portare movimenti più ampi di quanto non avvenga normalmente dopo le riunioni politiche della Federal Reserve degli Stati Uniti, della Banca d’Inghilterra e della Reserve Bank of Australia.

Pessima settimana per l’euro che non conferma il segnale rialzista contro il dollaro: le indicazioni dell’analisi grafica

Il 29 ottobre la chiusura del cambio  euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,156 in ribasso dell’1,04% rispetto alla seduta  precedente. La settimana, invece, si è conclusa con un ribasso dello 0,70%

Time frame giornaliero

Brutto segnale ribassista che adesso potrebbe spingere le quotazioni verso area 1,14. Solo l’immediato recupero di area 1,168 potrebbe fare ripartire immediatamente al rialzo la valuta europea.

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Time frame settimanale

Anche sul settimanale la rottura al rialzo di area 1,1618 (I obiettivo di prezzo) non è stata confermata. Prende nuovamente piede, quindi, lo scenario che vede il cambio euro dollaro proiettato verso area 1,1. La massima estensione ribassista si trova, poi, in area 1,03.

Solo l’immediato recupero in chiusura settimanale di area 1,1618 darebbe nuovamente forza all’euro.

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Time frame mensile

Anche sul mensile il segnale è molto negativo. Tuttavia, in questo caso c’è ancora un appiglio per i rialzisti. Il supporto in area 1,1487, infatti, sta tenendo. Una chiusura mensile sotto questo livello farebbe sprofondare l’euro contro il dollaro. In questo caso l’obiettivo del ribasso sarebbe in area 1,04.

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