In Borsa oggi è stata un’altra giornata pesante. Quasi tutti i principali listini del Vecchio Continente hanno chiuso con perdite superiori al punto percentuale. Anche per Piazza Affari è stata una seduta difficile, soprattutto per un titolo protagonista in negativo con un tonfo del 7%.
L’allontanarsi di un possibile accordo tra Russia e Ucraina e alcuni dati economici negativi sull’inflazione hanno zavorrato oggi i mercati azionari europei. L’entusiasmo delle prime due sedute della settimana per una possibile pace imminente in Ucraina è svanito. Gli operatori sono tornati prudenti, guardano i dati economici e quello che potrebbe accadere all’economia quando la guerra finirà.
Il positivo dato dell’incremento delle vendite al dettaglio di febbraio in Germania, salite del 7%, non ha impedito la pesante seduta per le Borse. Continua invece a preoccupare il livello dell’inflazione. In Italia, secondo le stime, a marzo l’indice dei prezzi al consumo sarebbe salito del 6,7% su base annua, dal 5,7% del mese precedente. Questi livelli non si registravano da luglio del 1991.
Pesante seduta per le Borse europee frenate da un dato mentre un’indiscrezione fa precipitare un titolo che impiomba Piazza Affari
Anche negli USA l’inflazione non sembra voler fermare la corsa. Il ritmo di crescita dell’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è il più forte dal 1983. Secondo le ultime rilevazioni, l’indice è salito su base annua del 6,4% a febbraio, rispetto al 6,1% di gennaio. In compenso, il mercato del lavoro USA si mantiene forte. Nella settimana che si è conclusa il 26 marzo, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono salite appena di 14mila, fermandosi a 202mila. Questo dato è molto vicino al valore minimo toccato la scorsa settimana, che è stato il più basso dal 1969.
Nonostante questi dati, la Borsa USA ha aperto in calo, dopo aver chiuso in ribasso anche nella seduta di ieri. L’avvio negativo delle contrattazioni a Wall Street ha spinto al ribasso nel pomeriggio i prezzi dei listini azionari europei. Al termine della seduta l’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso con un calo dell’1,4%. La Borsa di Francoforte è scesa dell’1,3%, mentre la Borsa di Parigi ha perso l’1,2%. Anche l’indice di Londra ha chiuso in calo, dello 0,8%.
La Borsa di Milano ha chiuso in ribasso dell’1,1% sui minimi della giornata. L’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha terminato a 25.021 punti, trascinato al ribasso dal titolo Telecom Italia, che ha perso il 7%.
Una indiscrezione fa precipitare Telecom
Una indiscrezione di stampa ha fatto sprofondare il colosso telefonico delle telecomunicazioni. Secondo un rumor, la società starebbe pensando ad uno spin off dell’infrastruttura di rete. Per gli analisti questa possibilità ostacolerebbe la conferma dell’offerta da parte del fondo KKR di 0,50 euro ad azione. Quindi, dopo i forti acquisti delle due precedenti sedute, oggi gli operatori hanno venduto a piene mani l’azione. Invece prosegue l’ascesa di Terna e Generali, con rialzi attorno al 3,3%. Ma questo exploit non è bastato a mantenere a galla Piazza Affari.
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