Lo conoscevano bene i Romani, ma anche i Greci e gli antichi Egizi, l’aceto era, ed è, un ingrediente davvero versatile e straordinario.
È un alleato impareggiabile della casa, possiamo usarlo per detergere i pavimenti, diluendolo con dell’acqua, inoltre è un anticalcare naturale che contrasta le incrostazioni senza aggredire l’acciaio dei rubinetti.
È anche in grado di eliminare le macchie dei lavandini, serve per lucidare le posate e per detergere e far brillare vetro e bicchieri. Lo possiamo, inoltre, aggiungere al bucato, sostituisce l’ammorbidente, sbianca i capi, rimuovendo efficacemente tutti gli odori sgradevoli e la puzza di sudore.
Perfetto per eliminare calcare e cattivo odore, per pulire casa e come condimento ma attenzione a bere l’aceto se abbiamo questi disturbi
L’aceto di vino rosso, o bianco, è conosciuto fin da tempi antichi per le sue proprietà e perché era ottimo per accompagnare alcune pietanze, rendendole più saporite, avendo un sapore intenso e particolare.
Quindi, serve per condire insalate, per cucinare piatti agrodolci e per conservare in barattolo gli alimenti a regola d’arte, per lunghi periodi.
Anche se il prodotto finale dipende la tipo di vino che si utilizza, determinando la qualità, in generale ha delle importanti proprietà benefiche. È ricco di sali minerali, come calcio, magnesio, fosforo, potassio, sodio, antiossidanti, fondamentali per contrastare i radicali liberi e limitare l’invecchiamento cellulare. Avendo poche calorie potrebbe essere inserito nelle diete dimagranti, non conterebbe colesterolo e diminuirebbe la pressione del sangue.
Nonostante sia un ingrediente così ambito e diffuso in cucina e in casa è perfetto per eliminare calcare e cattivo odore, alcuni soggetti dovrebbero assumerlo con particolare attenzione.
Se abbiamo problemi di gastrite o reflusso, certe quantità di aceto potrebbero amplificare i sintomi, provocando fastidi.
A anche chi soffre di diabete o glicemia alta dovrebbe controllare le quantità di aceto, perché potrebbe influire sui livelli di glucosio e insulina, a maggior ragione se facciamo uso di specifici farmaci. Consultiamo il nostro medico se stiamo assumendo farmaci antipertensivi, perché potrebbe ridurre la pressione.
Come si ottiene questo condimento
L’aceto di vino è il risultato di un processo di fermentazione acetica prodotta da dei batteri, chiamati acetobacter. Essi a causa dell’acqua e dell’ossigeno ossidano il vino.
Solitamente i grandi produttori, per realizzare un aceto di qualità, lo lasciano maturare in botti di legno per 2 anni circa. Tuttavia, esistono ormai diverse modalità di realizzazione.
Non è raro che possano capitare possibili alterazioni o difetti, a livello si odore o sapore. Prima di poterlo mettere in commercio deve comunque superare un’attenta analisi, perché deve contenere determinate caratteristiche su vari aspetti, come livello di acidità e quantità di alcol.
Approfondimento