Benché ormai ci si sia abituati alle ingerenze dell’inglese nella vita di tutti i giorni, è bene ricordarsi della ricchezza della nostra lingua. Non solo grazie al lessico (croce, più che delizia, degli studenti che si sono sorbiti ore di parafrasi del testo), ma anche grazie ai proverbi.
Per chi ama esprimersi in modo aulico, o desueto – vintage, direbbero alcuni – il patrimonio italiano offre bellissimi spunti linguistici e culturali. Sono parte della storia del Belpaese.
Il motivo dietro al perché si dice un altro paio di maniche è piuttosto sorprendente nella sua semplicità.
Perché si dice un altro paio di maniche?
Per essere precisi, si tratta di una espressione idiomatica, non di un proverbio, e un modo di dire necessita un’interpretazione logica, non letterale. Ad esempio, quando si parla di “cavoli amari”, non si fa riferimento ad una verdura poco gradita, ma a una condizione spiacevole e svantaggiosa.
Ogni modo di dire, ha un fondo di verità, e “un altro paio di maniche” non fa eccezione. L’espressione risale a un’abitudine molto comune durante il Medioevo e il Rinascimento, dettata da un’esigenza pratica. Allora, era assai frequente cambiare le maniche agli abiti in base al cambio delle stagioni e all’usura. Come succede anche ai capi moderni, le maniche erano la parte più deteriorabile, perché esposta e usata in continuazione. Fra i ceti più alti della società, la necessità di cambiare le maniche all’abito diventava anche un’occasione per sfoggiare il benessere del casato. Un esempio molto famoso è custodito a Santa Maria Novella a Firenze, nella Cappella Tornabuoni. Qui, Ghirlandaio ritrae in due momenti diversi la figlia del committente: per ogni affresco… un altro paio di maniche, sullo stesso vestito.
L’accezione moderna
Con la velocizzazione dei processi di produzione, il bisogno di cambiare le maniche non esiste più. Ma la frase è entrata nella vulgata diventando un’espressione idiomatica molto usata.
Il significato attuale esprime qualcosa di non paragonabile alla situazione precedente, in accezione negativa o positiva.
“Negli Anni Settanta cercavo le parole sul dizionario, oggi con Internet è un altro paio di maniche”.
Adesso è chiaro perché si dice un altro paio di maniche?