Insieme al mercato azionario, che da circa tre settimane sta salendo, anche in modo impetuoso, sale anche il mercato obbligazionario. In particolare i titoli di Stato a tasso fisso sono protagonisti da circa una decina di giorni di rialzi a seguito del calo delle spread. E’ possibile sfruttare questa fase rialzista dei mercati obbligazionari puntando sull’apprezzamento del BTP con scadenza nel novembre 2027.
In questo articolo riveliamo perché puntare su questo titolo di Stato con una super cedola per partecipare al rialzo del mercato obbligazionario.
Grazie al calo dello spread i BTP salgono di prezzo
Il calo dello spread sotto i 200 punti base ha allentato la tensione sui nostri titoli di Stato, in particolare sui BTP. Sono questi bond che soffrono più di altri dell’allargamento del rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi. Quando i rendimenti sul mercato salgono i BTP perdono di prezzo e viceversa. Questa è una fase in cui, dopo una impennata dello spread nei due mesi di marzo e aprile, il rendimento sta tornando a scendere. E quindi è un momento favorevole per puntare sui Buoni del Tesoro Poliennali, perché il loro prezzo sale.
Prezzo che si muove in diretta relazione alla durata residua del titolo. Più è lontana la scadenza del titolo e più è sensibile il prezzo alle variazioni del rendimento. In questa fase quindi, i titoli di Stato con una durata maggiore sono quelli che guadagnano di più in conto capitale.
Perché puntare su questo titolo di Stato con una super cedola per partecipare al rialzo del mercato obbligazionario
Tra i molti BTP quotati sul mercato MOT di Borsa italiana c’è anche quello scadenza novembre 2027. Un titolo che a seguito della sua scadenza può essere considerato un settennale, quindi con una durata residua medio-lunga. Questo BTP ha una caratteristica molto particolare, ha una cedola molto ghiotta, che è del 6,5% annuo. Quindi ogni anno chi possiede il BTP ha diritto a ricevere sul conto 65 euro (lordi) per ogni titolo posseduto. I 65 euro sono pagati in 2 tranche: metà a novembre e metà a maggio.
Il titolo di Stato (Isin IT0001174611), attualmente quota attorno a 137,50 centesimi. Quindi per acquistarne un quantitativo minimo occorrono 1375 euro (il quantitativo minimo sono 1000 euro nominali). E’ un prezzo abbondantemente sopra la pari, ovvero 100 centesimi. Ma tutto sommato è un prezzo ancora abbastanza conveniente rispetto ai valori che aveva il bond prima del forte ribasso di marzo. Infatti a febbraio quotava attorno ai 143 centesimi, quindi ancora 6 centesimi sotto quei valori. Anche se il massimo del BTP negli ultimi 3 anni è stato realizzato a settembre dello scorso 2019 a 149 centesimi.
Una strategia possibile per guadagnare
Si può decidere di acquistare il titolo puntando sul ritorno delle quotazioni verso 143 euro. Lo si può mantenere in portafoglio lo stretto necessario, fino a quando i prezzi non siano saliti fino a quel livello. Ma lo si può vendere anche prima. Nel frattempo si incassano le cedole annuali del 6,5%.
Immaginando che i prezzi possano tornare a 143 centesimi da qui a 12 mesi lo si può acquistare adesso e venderlo a giugno 2021. Adesso si investirebbe 1375 euro per ogni BTP e si potrebbe rivendere incassando 1430 euro. Si avrebbe un guadagno di circa 55 euro lordi per ogni BTP in portafoglio. A cui aggiungere i 65 euro lordi della cedola annuale. Sarebbero 120 euro lordi di guadagno per ogni BTP.