Se aprendo una bottiglia di vino, si sente odore di muffa o di aceto, vuol dire che è andato a male. Capita spesso, quando non si riesce a consumare una bottiglia di vino intera, magari perché è stata aperta ad una festa e dimenticata nel frigorifero.
Il vino andato a male, non va gettato, ma è possibile riutilizzarlo per tantissime cose.
Indice dei contenuti
Ecco perché non dovresti buttare il vino andato a male. I tanti utilizzi.
Disinfettante naturale
Il vino può essere utilizzato come disinfettante naturale, per frutta e verdura, perché l’alcol elimina le impurità, uccide i germi patogeni come la salmonella e l’escherichia coli.
Antiossidante per la pelle
Il vino usato al posto del tonico, dona luminosità e tono alla pelle, la ammorbidisce e la schiarisce.
Utilizzo in cucina
Il vino bianco “andato a male”, può essere utilizzato per la preparazione di diversi piatti, quelli a base di carne o di pesce, cucinati al forno o in padella. Infatti versandone un po’ durante la loro cottura e facendolo sfumare, si crea un delizioso sughetto cremoso.
Con il vino rosso inacidito si condiscono piatti a base di verdure.
Disinfettante
Grazie all’alcol in esso contenuto, il vino è in grado di disinfettare e detergere.
Favorisce il riassorbimento degli ematomi e lenisce i lividi. Occorre far bollire nel vino delle foglie di prezzemolo, bagnare una garza o un batuffolo di cotone nell’infuso e fare degli impacchi.
Smacchiatore
Il vino bianco riesce a smacchiare le tracce di vino rosso sui tessuti e toglie gli aloni di grasso dalle superfici.
Fertilizzante naturale
Si può usare il vino rosso per creare un fertilizzante naturale, i suoi batteri buoni, entrano in contatto con il terreno, facendo prosperare le piante.
Marmellata di vino rosso
Ecco perché non dovresti buttare il vino andato a male! Si può addirittura preparare una deliziosa marmellata.
Portare ad ebollizione 350ml di vino rosso. Mischiare con 200g di zucchero, anice stellato e spezie. Filtrare tutto all’interno di un barattolo.