Perchè mangiare questo pesce comunissimo nasconde rischi pericolosi per la nostra salute

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È risaputo che il salmone è uno dei pesci più ricchi di omega 3 e sali minerali. Spesso è consigliato da nutrizionisti e dietologi proprio per i benefici che fornisce all’organismo. Secondo studi recenti consumare salmone, ricco di vitamina D e omega 3, significa proteggere il cuore dalle malattie cardiovascolari più comuni

Tuttavia c’è una verità che nessuno conosce e che non viene spesso svelata. Il salmone è uno dei pesci potenzialmente più ricchi di tossine. Vediamo perché mangiare questo pesce comunissimo nasconde rischi pericolosi per la nostra salute.

L’allevamento intensivo

La piscicoltura o allevamento di pesce è una pratica attestata fin dagli albori della civiltà. Oggi, però, si è arrivati a uno sfruttamento tale da aver creato una vera e propria industria. Poco rimane di naturale dei poveri pesci allevati in grandi vasche e nutriti con mangimi chimici.

La stessa sorte è toccata ai salmoni. Questi pesci d’acqua dolce in natura percorrerebbero chilometri ogni anno. L’industria ittica, invece, li tiene segregati in piccole vasche. Per varie ragioni, questa pratica ha trasformato il salmone in uno dei cibi più pericolosi e tossici al mondo.

Perchè mangiare questo pesce comunissimo nasconde rischi pericolosi per la nostra salute

Esistono numerosi documentari che mostrano il perché di tutto questo (Seaspiracy, Fillets-Oh-Fish). Spesso gli allevamenti di salmone sono esposti a sostanze tossiche, metalli pesanti e inquinamento delle acque. In più, la presenza di moltissimi esemplari in vasche piccole aumenta il proliferare di batteri. Ciò è soprattutto dovuto alle condizioni di scarsa pulizia.

La contagiosità diventa estrema e le condizioni di vita dei salmoni assurde. L’unica soluzione è solitamente somministrare antibiotici o pesticidi. Per non parlare dei mangimi con cui vengono nutrite queste bestie. L’uso di coloranti e sottoprodotti animali contamina l’animale che poi viene mangiato.

Cosa possiamo fare

L’unico modo per continuare a mangiare salmone in modo sano e ecosostenibile sarebbe ridurne il consumo. Chiaramente, tra le opzioni più concrete c’è la scelta di acquistare solo salmoni selvaggi e non di allevamento. È vero che il costo è maggiore, ma non rischieremo di ammalarci.

Per questo, leggere l’etichetta che riporta provenienza e lavorazione è fondamentale. Pensare che il colore della carne di salmone di allevamento dovrebbe essere più bianca e non rosa. Grazie a coloranti chimici il salmone assume il colore rosa-arancione. Mentre quello selvaggio ha un colore arancione scuro ed è molto meno grasso. Quindi è bene non lasciarsi ingannare dall’apparenza. Evitiamo anche salmoni allevati in acquacoltura poiché comunque vengono alimentati con mangimi e antibiotici.

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