Quando un capo del nostro guardaroba si macchia irrimediabilmente, lo gettiamo via con rabbia o rammarico. Solo di rado ci viene in mente che potremmo farlo tingere e restituirgli nuova vita.
La strategia del cambiamento di colore può essere davvero sorprendente. Bastano, per esempio, una busta di more di rovo surgelate. O la buccia di qualche cipolla di Tropea. Ecco alcuni consigli utili per la coloreria bio dagli Esperti di ProiezionidiBorsa.
La tintura dei maglioni con le more di rovo
Molti si domandano ora perché le more di rovo e la cipolla possono salvare il nostro guardaroba. Un maglione di lana chiaro o un piumino irrimediabilmente rovinati da una macchia possono essere tinti di viola o rosa con le more di rovo.
Prima di tutto il capo va lavato con acqua e bicarbonato. O, meglio ancora, con allume di potassio (in peso pari al 20% rispetto al peso del maglione) e cremor di tartaro (in peso pari al 6,5% del maglione da tingere). Bisogna sciacquarlo e poi trasferirlo in bacinella dove è già pronta la mistura colorante.
Questa si ottiene con una confezione di more di rovo congelata, che va immersa in acqua molto calda, schiacciando con forza i frutti. Il maglione dovrà essere completamente immerso quando il liquido sarà divenuto freddo.
Il bagno di colore lo farà diventare viola. O rosa, se si preferisce, aggiungendo un po’ di succo di limone. Se lo preferiamo verde, bisognerà, invece, aggiungere un goccio di ammoniaca.
Perché le more di rovo e la cipolla possono salvare il nostro guardaroba
Giallo zafferano, rosso cavolfiore o melograno. Molte materie prime vegetali sono perfette per tingere gli abiti. Tra questi coloranti naturali, la buccia di cipolla di Tropea dona ai tessuti una tinta calda, intensa e luminosa. La cipolla è perfetta per colorare di rosso amaranto il cotone, il lino e la seta di una gonna, una blusa o un tailleur.
Le bucce di cipolle si mettono a bollire per un’ora in acqua, finché non hanno trasferito il loro colore al liquido. A questo punto, il liquido si può colare. Immergiamo il capo da tingere, che deve essere stato già ammorbidito in acqua calda e bicarbonato (un cucchiaio) per venti minuti.
Il bagno di colore deve durare tutta la notte e poi va ripetuto con acqua e aceto nella proporzione 3 a 1. Dopo ciò, il nuovo protagonista dell’armadio può essere sciacquato, asciugato e stirato.
Lo stesso procedimento si può ripetere cuocendo del riso nero o della curcuma e dei pistilli di zafferano in acqua. Ovviamente, l’ammollo in acqua colorata può restituire vivacità a capi dal colore sbiadito, tono su tono.
La tintura di borse, cinture e portafogli
Tingere una borsa non è facile: bisogna che l’operazione sia possibile a seconda del design e soprattutto risulti invisibile. Nessuno deve immaginare che la nostra borsa di pelle fino a qualche giorno fa era di colore beige, rosa o arancio. E con una spiacevole e irrimediabile macchia di caffè.
Per tingere una borsa o un portafoglio è necessario rivolgersi a un calzolaio esperto. Con qualche decina di euro salviamo una borsa firmata che ne costa migliaia. Meglio richiedere una finitura opaca, non lucida, per un risultato decisamente migliore.
Questa operazione si può eseguire bene su borse, cinture, portafogli di colore originale più chiaro di quello richiesto. Il rosso può diventare prugna o nero, il blu avio diventa blu inchiostro o nero. Il verde bottiglia può diventare verde scuro, oppure marrone testa di moro e ovviamente di colore nero. Il bianco e il beige possono diventare arancio pieno, verde scuro, blu viola, nero.