Dopo una primavera 2021 fantastica con le quotazioni che hanno guadagnato il 75% dopo essere arrivate a guadagnare fino al 100%, la corsa al rialzo si è bloccata. Cerchiamo ora di capire perché le azioni Giorgio Fedon potrebbero non rivedere a breve i massimi storici.
Come si vede dal grafico la tendenza in corso è rialzista, ma sta trovando un fortissimo ostacolo in area 9,30 euro (II obiettivo di prezzo). Sia il mese di luglio che quello di agosto, infatti, hanno visto le quotazioni essere violentemente respinte da questa forte resistenza. Per il futuro di lungo periodo, quindi, sarà questo il livello da monitorare con attenzione in chiusura mensile. Solo la sua rottura, infatti, potrebbe aprire le porte al raggiungimento della massima estensione rialzista in area 11,5 euro (III obiettivo di prezzo).
Anche se questo livello fosse raggiunto, però, i massimi storici rimarrebbero molto lontani. Il massimo storico, infatti, è stato segnato nel maggio del 2015 a 24,98 euro, un livello che richiederà ancora molti anni prima di essere rivisto.
I ribassisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di chiusure mensili inferiori a 8,45 euro. In questo caso le azioni Giorgio Fedon potrebbero scendere fino in area 7 euro. Da notare che nel caso di una continuazione del ribasso in area 5 euro c’è una forte base di supporto che già in passato ha sostenuto il titolo prima di vederlo ripartire.
D’altra parte la valutazione del titolo non è delle migliori. Qualunque sia l’indicatore utilizzato le azioni Giorgio Fedon risultano essere sopravvalutate. Inoltre anche le prospettive di crescita degli utili non sono delle migliori.
Solo la situazione finanziaria rappresenta un parametro solido sul quale la società può costruire il suo futuro. Sia l’indice di liquidità di breve che di lungo periodo, infatti, sono molto superiori a 1 a testimonianza di una solidità che attenua anche il forte debito. Al momento, infatti, il rapporto tra debito totale e capitale è superiore al 200%.
Perché le azioni Giorgio Fedon potrebbero non rivedere a breve i massimi storici: le indicazioni dell’analisi grafica
Giorgio Fedon (MIL:SPM) ha chiuso la seduta del 13 settembre invariato rispetto alla seduta precedente a 9,0 euro.
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