Perché è crollato il Bitcoin?

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All’inizio dell’anno la più forte delle monete virtuali ha conosciuto una nuova giovinezza. Giovinezza che, com tale, è durata poco. Ma perché è crollato il Bitcoin?

All’inizio della diffusione del coronavirus, quando ancora non si doveva combattere in Italia contro la pandemia, la paura era rappresentata dalle tensioni in Medio Oriente tra Usa e Iran. In quell’occasione il Bitcoin aveva iniziato ad attirare l’attenzione degli operatori. Quasi come se fosse un bene rifugio.

Perché è crollato il Bitcoin?

Poi la caduta. Perché è crollato il Bitcoin? Nel giro di poche settimane, proprio come gli indici, il Bitcoin è sceso del 50% circa rispetto ai massimi registrati poco prima della metà di febbraio (per la precisione il 12) quando superò i 10.300 dollari. Adesso, invece, non va oltre i 5.200. Dunque, dopo l’oro vero, oggetto anch’esso di vendita, anche quello virtuale cade.

I beni rifugio

Un elemento che toglie un altro dei possibili protagonisti dall’empireo dei beni rifugio, un club che il caos coronavirus sta decimando. Gli utili delle aziende, in pericolo ovunque, sono sotto pressione: il coronavirus può metterli a repentaglio, il che ha scatenato le vendite sui mercati. Ma perché è crollato il Bitcoin?

Un trend al rialzo

La risposta potrebbe essere proprio nell’accelerazione delle scorse settimane, accelerazione che, di fronte alla paura, ha spinto i “criptoinvestitori” verso una reazione emotiva. E come per le azioni, si è visto l’effetto a catena su gran parte dei rappresentanti del settore. Ma proprio come per le azioni, nel momento di svolta del sentiment generale, si potrebbe nuovamente trovare un trend al rialzo con il ritorno degli acquisti. Magari proprio sul Bitcoin (BTCUSD)che, a differenza delle altre altcoin, è in grado di offrire una affidabilità maggiore.

Cos’è l’halving

A dare una mano, qualora tutto si stabilizzasse intorno a maggio, ci sarebbe anche il fattore halving. Cos’è l’halving? In parole semplici non è altro che un taglio sul compenso destinato ai miners. Inoltre, per chi resta ottimista sul futuro del Bitcoin, guardando indietro agli ultimi due unici precedenti risalenti al 2012 e al 2016, successivamente si è sempre vista una stagione di grandi rialzi.