Perché ci troviamo su un setup fondamentale per i mercati e quali prospettive ne derivano

mercati azionari

Il rialzo che ha riguardato i principali listini azionari negli ultimi tempi non ha certo stupito chi segue un ciclo di lungo termine, che riguarda molti indici.

Tale ciclo è iniziato nel 2009 e si dovrebbe considerare concluso a marzo 2022.

Vediamo di capire meglio tale circostanza e di comprendere se tale ciclo sia effettivamente ricominciato.

Perché ci troviamo su un setup fondamentale per i mercati e quali prospettive ne derivano

Di seguito la rappresentazione del ciclo di lungo, di cui dicevamo.

Ciclo complessivo

Il semicerchio verde rappresenta questo ciclo, che si suddivide in quattro sottocicli (semicerchi gialli), ognuno di lunghezza temporale pari ad un quarto del ciclo.

A sua volta ognuno di questi si suddivide in quattro sottocicli (in arancione).

Un principio essenziale della teoria dei cicli è l’analisi della fase, rialzista o ribassista, in cui un ciclo e i relativi sottocicli si trovano.

Dovremmo infatti avere maggior spinta rialzista laddove tutti i cicli si trovino in fase rialzista. E simmetricamente maggior forza ribassista se tutti sono nella loro fase al ribasso.

Ovviamente non sempre è così ed infatti questo ciclo di lungo è stato caratterizzato da notevole spinta rialzista, anche in fasi ribassiste.

Ciclo e sottocicli in fasi diverse

Come dicevamo, non sempre i cicli sono nella stessa fase rialzista.

Possiamo infatti avere un ciclo al rialzo ed altri al ribasso, come da seguente grafico.

Crescita del sito

Il grafico rappresenta infatti la parte iniziale del ciclo cominciato nel 2009, che quindi era rialzista.

Ma notiamo un sottociclo giallo e uno arancione in fase ribassista.

La sommatoria di tali cicli ha in quella fase prodotto quindi un andamento correttivo, anche se pur sempre inserito in un trend rialzista di lungo termine.

Ora in quale fase ci troviamo?

Abbiamo quindi spiegato perché ci troviamo su un setup fondamentale.

L’attuale dinamica dei cicli riconduce infatti al seguente ingrandimento del primo grafico.

grafico 3 cicli

Ci troviamo, infatti, in una situazione del tutto analoga a quella che ha visto formarsi il bottom del 2009.

Il ciclo principale ed i sottocicli si trovano tutti nella loro potenziale fase rialzista.

Anche se nulla esclude, ovviamente, una inversione ribassista, che sarebbe segnalata da una violazione del minimo di febbraio, meglio se confermata dalla chiusura di marzo. In tal caso dovremmo pensare ad almeno una parte del ciclo volta al ribasso, con minimi e massimi decrescenti.

I segnali rialzisti

Senza entrare in eccessivi dettagli tecnici, anche per esigenze di maggior sintesi espositiva, da notare che anche diversi cicli planetari hanno trovato il loro minimo nel periodo tra febbraio e marzo.

Intendendosi per fase rialzista di un ciclo planetario quella che porta un pianeta più veloce da una posizione di congiunzione con un pianeta più lento, sino poi ad arrivare ad una distanza di 180 gradi.

Anche tale elemento non è da sottovalutare.

Quanto ai segnali grafici, interessante notare che la barra della scorsa settimana ha chiuso non solo sopra il massimo di quella precedente, ma delle tre precedenti barre.

Abbiamo quindi segnali rialzisti di diverso tipo, che vanno nella direzione proiettata dall’analisi ciclica ed astroplanetaria.