Perché bisognerebbe guardarsi negli occhi durante un brindisi secondo le credenze popolari e non c’entra il galateo

brindisi

Ogni occasione è buona per brindare e festeggiare con un bel bicchiere di vino o champagne. Che si tratti di un compleanno, un matrimonio o una delle cosiddette feste comandate.

Siamo vicini alla Pasqua e un bel brindisi a conclusione del pasto non può mancare. Ma una volta che si alzano i bicchieri, prima del solito cin-cin è uso comune guardarsi negli occhi. Non in tutte le zone d’Italia si adotta questo gesto e molti non sanno perché sembra essere così importante.

Eppure, soprattutto al Sud, distogliere lo sguardo potrebbe essere interpretato come mancanza di rispetto. Ma da cosa deriva questa strana usanza? Sembra essere così importante per molti che è addirittura contemplata nel galateo.

Perché bisognerebbe guardarsi negli occhi durante un brindisi secondo le credenze popolari e non c’entra il galateo

Esattamente, guardarsi negli occhi durante un brindisi è anche contemplato dal galateo. Il galateo, chiamato anche bon ton, è un insieme di norme comportamentali per una buona educazione. Si tratta proprio di una sorta di codice non scritto che stabilisce le convenzioni da adottare per fare bella figura.

Sono tante le norme contemplate, come quella del cameriere che dovrebbe servire sempre alla sinistra del cliente. Oppure i rumori da evitare quando si mangia, o versare una bevanda sempre con il polso rivolto in avanti.

Guardarsi negli occhi durante il brindisi è uno dei 5 gesti che non dovremmo dimenticare se vogliamo fare buona impressione. Ma le radici di questa strana e particolare usanza sono molto più antiche.

Risale addirittura al Medioevo

Molti non sanno che questo gesto tanto comune ha origini molto lontane. Pare, infatti, che l’abitudine di guardarsi negli occhi quando si brinda nasconda altro. Distogliere lo sguardo non solo porterebbe sfortuna, come si crede adesso. Diventato più comune nel Medioevo, secondo alcuni questo gesto potrebbe risalire addirittura all’Antica Roma.

Nel Medioevo si prese questa abitudine durante il famosissimo cin-cin per dimostrare le buone intenzioni. Infatti in quel periodo erano molto comuni gli avvelenamenti o comunque le persone più in vista li temevano molto. Quindi per scongiurare che il commensale di turno potesse avvelenare il bicchiere di un altro, si prese questa abitudine. Guardandosi fissi negli occhi sarebbe stato difficile versare qualsiasi sostanza velenosa nelle brocche o nei bicchieri.

Quindi, ecco perché bisognerebbe guardarsi negli occhi durante un brindisi, soprattutto in certe occasioni. Le credenze popolari sono davvero affascinanti, un tempo si dava una risposta per qualsiasi gesto insolito. Anche trovare due tuorli nell’uovo, ad esempio, potrebbe essere un evento raro collegato a strani presagi.

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