In questa breve vacanza di perlustrazione mi accompagna mi Pareja Africa Paez. Africa, spagnola di Madrid, ha visitato il Portogallo in diverse occasioni. Ascoltiamo come l’ha trovato in questo settembre 2018:
“Perché devi venire in Portogallo?
Per molte ragioni, un paese vicino alla Spagna dove troverai persone amichevoli, buon cibo: frutti di mare, pesce, carne e verdure, parchi naturali, odori di eucalipto e spettacolari spiagge incontaminate nell’Algarve e nell’Alentejo nel sud,.
Qui dove non si puo’ costruire e i surfisti cavalcano le loro magnifiche onde, dando anche modo di esplorare i loro chilometri di sabbia bianca. Le case dell’Algarve sono bianche e accoglienti, come la loro gente, il loro modo di vivere ricorda il XXI secolo, la Spagna di 30 anni fa,. La gente tranquilla con le chiavi alle porte delle case e i negozi senza i loro proprietari dentro, senza paura di essere aggredito e dove sembra che il tempo si sia fermato. Attraverso le sue strade ripide e acciottolate, nei locali si possono incontrare Hippys e turisti che trovano ciò che non hanno più nelle loro città moderne.
Da Lisbona a nord altri paesaggi, più vegetazione con tempo più freddo. Lisbona è una città cosmopolita che corre al ritmo attuale dell’Europa, e in altre città come Cascais, Oporto e Coimbra, dove il suo fascino mi ha conquistato.
Il Portogallo non è molto lungo ciò che consente viaggi in auto senza problemi. Per tutti questi motivi e altro, il Portogallo è un must, che non puoi perderti. Anche se le strade nazionali non hanno subito molti cambiamenti, sono un po’ meglio asfaltate di 20 anni fa, ancora conservano la loro autenticità e si possono incontrare le loro antiche automobili, sia come i motociclisti con moto di un’altra epoca e caschi che indossano che non sono omologati alle normative europee.oggi, ma che non importa in Portogallo …
Per questo recentemente si è costruito un’autostrada per essere a livello europeo e permettere di visitare il paese e di viaggiare più velocemente, pur essendo in grado di vivere nel passato.”
Africa Paez