Perché anche chi non compera le case a 1 euro ha interesse a tenere sott’occhio le zone di rilancio

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Ecco perché anche chi non compera le case a 1 euro ha interesse a tenere sott’occhio le zone di rilancio. Ormai non passa mese senza che una zona, un borgo, un quartiere della nostra bella Italia, faccia il grande passo. Cosa s’intende per “grande passo”? Semplicemente questo: un ingresso nel circuito delle case a 1 euro. Le motivazioni che stanno alla base di questi piani d’intervento sono, più o meno, sempre le stesse. Vale a dire il rilancio di zone, spesso caratteristiche e d’importanza storico-artistica, ma lasciate, per lo più, in stato di abbandono.

Similari sono anche gli interessi che spingono le persone da svariati angoli della terra, ad prendere parte ai progetti, in fase di acquisto degli immobili a 1 euro. Infatti, stando alle dichiarazioni dei primi cittadini delle zone interessate dagli interventi, le manifestazioni d’interesse non sono solo italiane. Tutt’altro! Quindi, il rilancio delle zone si va, via via, aprendo a scenari diversi e inaspettati. Vediamo quindi ora perché anche chi non compera le case a 1 euro ha interesse a tenere sott’occhio le zone di rilancio.

La strategia delle location

Come sarà chiaro per chi, segue gli sviluppi delle vicende, le aree di rilancio delle case a 1 euro sono circoscritte a borghi e quartieri. Quindi si tratta sempre di zone ben delimitate con una mirata selezione di alloggi. Ciò significa che il progetto di case a 1 euro viene attivato non appena si raggiunge un numero d’immobili considerato sufficiente. Spesso si tratta d’immobili che si trovano addirittura sulla stessa via o che comunque affacciano su zone contigue. Questo ha un’importanza strategica fondamentale per gli sviluppi successivi. Con la ristrutturazione delle case prenderanno quindi il via anche lavori di urbanizzazione che altrimenti probabilmente non sarebbero stati fatti. Con questo ci si intende riferire al rifacimento del manto stradale, ai sistemi fognari, agli impianti di illuminazione viaria.

Il profilo dei nuovi proprietari

Quanto detto sta a significare che insieme alla ristrutturazione dei singoli immobili di proprietà, dove si attivano i piani ad 1 euro, si rifà il look anche a ciò che ruota attorno alle case. Quindi dove prima c’era sporcizia, disordine e stato di abbandono, poi ci sarà ordine decoro e nuova vita. Infatti i profili di chi manifesta interesse all’acquisto di questi immobili in stato di abbandono non sono certo persone di terza età, ma giovani. Ciò significa che oltre a rianimare l’assetto urbanistico delle aree, si assisterà anche ad una nuova vita con giro di attività, di consumi e di persone. E se le persone hanno una certa disponibilità ad investire economicamente, molto probabilmente si tratterà di cittadini che porteranno un valore aggiunto alle zone.

Il nuovo vicinato

Ecco quindi perché anche le persone che ruotano attorno alle aree interessate dagli interventi a 1 euro, senza acquistare, hanno tutto l’interesse a tenere d’occhio i progetti al via. Quasi inutile aggiungere che oltre ad una nuova qualità di vita, in termini di rapporti di buon vicinato, i proprietari “veterani” fruiranno anche di altro, a costo zero. Si troveranno cioè a vivere in zone di maggior pregio con conseguente rivalutazione anche del valore dei loro immobili. Quindi, è questo che va valutato oltre a quanto già visto in altro nostro approfondimento, in termini d’interesse legato a queste aree. Ecco quindi perché anche chi non compera le case a 1 euro ha interesse a tenere sott’occhio le zone di rilancio.