La caffeina è una sostanza contenuta naturalmente in molti alimenti. Una delle bevande più famose a base di caffeina è certamente il caffè.
Sebbene molti affermino di non poter fare a meno delle proprietà energizzanti della caffeina, questa ha delle controindicazioni. Ecco come funziona: una volta che si è bevuto o mangiato il cibo contenente caffeina (per esempio un caffè) questa viene velocemente metabolizzata.
In primo luogo agisce su alcuni recettori del cervello e combatte la sensazione di sonno. Ovviamente questo genera delle conseguenze, anche negative. Chi per esempio beve molto caffè si addormenta difficilmente, ha un sonno ridotto e di scarsa qualità.
Per tale motivo, alcune strategie e modalità di consumo della caffeina potrebbero ovviare ai danni. Nell’articolo si riassumono le indicazioni date dall’Agenzia Nazionale francese per la Sicurezza Alimentare, dell’ambiente e del lavoro (ANSES). Per un consumo di caffeina più sicuro ecco i consigli per non avere cattive conseguenze.
Variazioni degli effetti negativi
Si parla spesso di quali siano le conseguenze negative di un ampio consumo di caffeina. Per questa ragione sono nate delle alternative alla bevanda di caffeina per eccellenza: il caffè.
Gli effetti della caffeina però possono variare da soggetto a soggetto. Età, abitudini di vita, abbinamento con altri cibi o col fumo, stato di salute, assunzione di farmaci: tutti questi e altri elementi concorrono ad effetti diversissimi. Per questo motivo è bene seguire dei parametri e osservare sé stessi. Ci sono delle particolari situazioni in cui è consigliato non assumere caffeina, oppure non eccedere. Eccone alcune.
Esistono alcune malattie che hanno come caratteristica quella di rallentare il metabolismo. Patologie del fegato aumentano gli effetti della caffeina e possono portare a ipertensione, incontinenza, ulcere, reflusso.
Per un consumo di caffeina più sicuro ecco i consigli per non avere cattive conseguenze
Una delle conseguenze più evidenti e diffuse del consumo di caffeina è l’aumento della pressione del sangue. Ciò comporta sintomi come tachicardia, ansia, irrequietezza.
Per tale ragione è bere ridurre o interrompere il consumo di alimenti con caffeina se si affrontano periodi di stress, sovraccarico di lavoro e di tensione. La caffeina non fa altro che aumentare questi stati emotivi e ridurre il sonno.
Inoltre, l’assunzione durante diete particolari o in condizioni di magrezza eccessiva potrebbe causare forti mal di testa. Si consiglia che le fasce più “sensibili” della popolazione facciano uso sporadico della caffè o di bevande energizzanti.
In fine si consiglia vivamente di non consumare alimenti a base di caffeina in stato di gravidanza o allattamento, dopo aver consumato alcol e prima e dopo l’esercizio fisico.