La pandemia ha creato un nuovo mondo specialmente nel settore occupazionale. L’introduzione più evidente è quella dello smart working. Con la diffusione dei contagi il lavoro da casa è stato per mesi un’abitudine benvenuta per moltissimi. Questa abitudine adesso è stata regolamentata nel nuovo contratto di una importante categoria di occupati. Non solo, per questi lavoratori sono in arrivo 105 euro in più in busta paga nel 2022.
Il lavoro agile è stato per molti mesi una modalità di lavoro diffusissima non solo in Italia ma nel resto del mondo. Per evitare la diffusione dei contagi, le aziende private e pubbliche hanno favorito il lavoro da casa. Questa modalità è progressivamente rientrata con l’eliminazione delle restrizioni più forti, specialmente quelle legate al movimento delle persone con grande dispiacere di molti.
Per questi lavoratori sono in arrivo 105 euro in più in busta paga nel 2022
In alcuni casi si è notato come lo smart working abbia creato una maggiore produttività. Infatti il lavoro agile è stato inserito e regolamentato nel nuovo contratto del pubblico impiego. Secondo il nuovo contratto, il lavoratore statale potrà svolgere il suo lavoro all’interno dei locali delle amministrazioni pubbliche ma anche in remoto. In questa seconda modalità si delineano due fasce temporali.
Una è quella della reperibilità, in cui il lavoratore dovrà essere disponibile a ricevere telefonate e a rispondere alle email. L’altra è quella della non operabilità, nella fascia dalle 22 alle 6 del mattino, in cui il lavoratore statale non deve essere disponibile.
Il lavoro da remoto potrà essere svolto a casa o in postazioni di coworking e con mezzi tecnologici forniti dall’amministrazione pubblica.
Questo accordo è importante perché potrebbe fare da modello per altri accordi di lavoro in smart working nel settore privato.
Tra l’altro la scelta del pc per lavorare in remoto non è così banale. Quale computer portatile scegliere per lo smart working? Ecco una guida ragionata tra notebook, ultrabook e chromebook.
L’ammontare degli aumenti
Il nuovo contratto di lavoro prevede anche aumenti in busta paga. I 225.000 statali interessati dal contratto riceveranno un aumento di stipendio medio di 105 euro al mese per 13 mensilità. In particolare gli aumenti saranno tra 63 euro e 117 euro per i dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici.
Gli aumenti saranno da 62 euro a 151 euro per dipendenti Enac e Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e del volo. I lavoratori dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) avranno aumenti mensili tra 63 euro e 194 euro. Infine i lavoratori del CNEL, Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, godranno di aumenti che varieranno da 63 euro a 106 euro.
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