Per quali malattie cardiache è possibile richiedere la pensione di invalidità e quali gli importi INPS 2021?

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Alcuni pazienti presentano patologie dell’apparato cardiocircolatorio particolarmente gravi e invalidanti. Conviene pertanto sapere per quali malattie è possibile richiedere la pensione di invalidità e quali gli importi INPS 2021. Ciò perché non tutti i disturbi del muscolo cardiaco determinano un grado di infermità o menomazioni tali da inficiare in misura rilevante l’autonomia del paziente. Di sicuro, i cardiopatici devono convivere con limitazioni e devono adottare un regime alimentare sano e ritmi lavorativi non frenetici. Tuttavia solo  quando le manifestazioni cliniche delle patologie cardiache risultano particolarmente vivaci e permanenti si matura il diritto al trattamento pensionistico.

Quando la sintomatologia non compromette gravemente il grado di autonomia del paziente si ottiene comunque il riconoscimento di sussidi e agevolazioni. In un precedente articolo la nostra Redazione ha indicato “Con quali malattie cardiache si ha diritto all’esenzione dal ticket sanitario?”. Oltre all’esonero dal pagamento di alcune terapie farmacologiche, esistono altre tutele e misure assistenziali a vantaggio dei cardiopatici. Bisogna informarsi opportunamente e prendere in considerazione il punteggio di invalidità che i medici legali INPS hanno assegnato al disturbo di cui si soffre. In base alla percentuale di inabilità si ha modo di sapere per quali malattie cardiache è possibile richiedere la pensione di invalidità e quali gli importi INPS 2021.

Per quali malattie cardiache è possibile richiedere la pensione di invalidità e quali gli importi INPS 2021?

Abbiamo già illustrato in un nostro precedente articolo le 3 patologie dell’apparato cardiocircolatorio cui l’INPS riconosce il punteggio massimo di inabilità. Esse sono le aritmie gravi cui non è possibile applicare il pacemaker, la coronaropatia gravissima e le miocardiopatie o valvulopatie con insufficienza cardiaca gravissima. Nelle tabelle INPS compare l’elenco di tutti gli stati invalidanti e le relative percentuali di invalidità.

A seguito di visita sanitaria di accertamento il paziente ottiene un punteggio da cui può desumere se rientra nella platea dei beneficiari della pensione di invalidità. A partire dal 2021 gli importi degli assegni INPS hanno ottenuto un lieve aumento e di qui la novità per i percettori del trattamento. Con la rivalutazione dei ratei pensionistici l’ammontare delle pensioni di invalidità è pari a 287,09 euro. Per quel che concerne invece le soglie reddituali il limite da non superare coincide nel 2021 con la somma di 4.931,29 euro.

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