Con la consulenza del Comitato di Redazione capiremo per quali contribuenti l’assegno INPS del reddito di cittadinanza diminuirà con il rinnovo. La somma di denaro che i percettori del sussidio economico può cambiare in riferimento ad alcune specifiche circostanze. Anzitutto ricordiamo che bisogna comunicare immediatamente all’Ente ogni variazione della situazione economica di chi richiede l’ammortizzatore. Ciò spiega la necessità e l’obbligo di inviare per via telematica l’aggiornamento dell’ISEE che fotografa costantemente la condizione reddituale del percettore.
Se un membro del nucleo familiare inizia a produrre reddito la situazione finanziaria migliora e quindi corre l’obbligo di inviare comunicazione. Ciò perché il reddito di cittadinanza è una misura assistenziale che mira ad offrire un sostengo economico a chi è in difficoltà. L’erogazione di tale supporto finanziario non dura tuttavia in eterno, ma fino a quando il contribuente non riesce a trovare un impiego con retribuzione.
Vediamo dunque di capire per quali contribuenti l’assegno INPS del reddito di cittadinanza diminuirà con il rinnovo. Chi non riceve ancora la ricarica della card perché ha appena inviato richiesta del sussidio potrebbe non conoscere l’importo spettante. A tal fine si rimanda alla lettura dell’articolo “A quanto ammonta il reddito di cittadinanza?”. In esso troverete indicazioni utili sulla somma di denaro che l’INPS garantisce in relazione all’eventuale canone di locazione da pagare.
Per quali contribuenti l’assegno INPS del reddito di cittadinanza diminuirà con il rinnovo?
Non ci sarà alcun ricalcolo dell’importo della ricarica se le condizioni e i requisiti non presentano variazioni rispetto al passato. Ciò che invece potrebbe determinare la riduzione dell’assegno spettante è l’eventuale sottoscrizione di un contratto lavorativo. Il che significa che se durante il mese di sospensione, il percettore del reddito di cittadinanza dovesse trovare lavoro l’ammontare dell’assegno potrebbe diminuire.
A settembre 2020 scade naturalmente il diritto al sussidio e durante il mese di ottobre l’INPS sospenderà l’erogazione del denaro. Il beneficiario del sussidio che proprio ad ottobre troverà impiego con ogni probabilità subirà il ricalcolo dell’importo spettante. E ciò perché, percependo una retribuzione mensile, l’integrazione economica a sostegno può diminuire in presenza di altri introiti.