Finora ha avuto grande diffusione la convinzione secondo cui consumare carne rossa possa fare male alla salute. Così si è provato a eliminarla completamente dalla dieta.
La classica fettina di pollo o di tacchino sarebbe l’unica carne in grado di farci dimagrire, mantenendo sotto controllo i normali valori del sangue. La realtà secondo uno studio recente non sarebbe esattamente questa.
Una questione fondamentale
Per prevenire rischi cardiocircolatori e limitare il colesterolo, consumare una bistecca di manzo o una fettina di pollo sarebbe indifferente. I pericoli sarebbero simili.
Infatti, è il forte consumo di carni rosse, così come di tutti gli altri alimenti che rientrano nella categoria dei grassi saturi, che avrebbe un maggiore impatto.
Sia su rischi di malattie coronariche, aumenti dei livelli di colesterolo e diminuzione delle aspettative di vita. Proprio così, sarebbe il forte consumo di carni rosse, formaggi e prodotti trasformati ad avere un ruolo significativo.
Ciò che si sottovaluta del tutto è la questione riguardante la quantità. E insieme a essa anche l’importanza dell’attività fisica. Questi due fattori incidono fortemente sulla salute dell’organismo.
I livelli di colesterolo non si limitano solo con la dieta. Gran parte del cibo viene sintetizzato dall’organismo. A fare la differenza è il movimento.
Uno studio fatto dall’università di Oakland ha stabilito che, a parità di grassi, l’assunzione di carni rosse o bianche non ha inciso sui livelli di colesterolo in una maniera rilevante. Un principio che non dovrebbe essere valido se riferito alle carni trasformate.
Per prevenire rischi cardiocircolatori e limitare il colesterolo carne rossa e carne bianca non farebbero differenza e questo studio lo conferma
Questo studio ha confermato in un primo momento un principio fondamentale dei regimi dietetici, che è quello della termogenesi dei cibi.
Infatti, nelle diete proposte durante lo studio, che ha coinvolto più di 100 uomini e donne, la quantità di carboidrati da assumere era ridotta rispetto a quella delle proteine.
Il risultato più rilevante è stato che, mantenendo i grassi saturi entro una percentuale determinata, l’impatto sul profilo lipidico dei due tipi di carne rimaneva invariato.
Il colesterolo è sceso in maniera importante solo quando il consumo di carne è stato eliminato.
Il senso dello studio, quindi, dovrebbe essere che non sono le carni bianche a prevenire le malattie cardiovascolari ma è il consumo limitato di carne in generale che porterebbe benefici all’organismo.
E questo anche in considerazione dei numerosi studi che i ricercatori stanno facendo sul rapporto stretto tra consumo smodato di carne rossa e scoperta di patologie tumorali sempre più diffuse.
Essere sovrappeso e fare poca attività fisica incide sullo stato di salute dell’organismo, soprattutto tenendo in considerazione che l’ipercolesterolemia ha delle implicazioni genetiche.
In questi casi basarsi solo sulla dieta potrebbe risultare inutile.