Per non compromettere il terreno e le piante vicine attenzione a questo errore che molti fanno con il mais

mais

Non tutti quelli che hanno la passione per il giardinaggio sono esperti del settore e hanno una conoscenza approfondita di come affrontare gli inconvenienti. D’altronde non parliamo di un’attività semplice da imparare. Infatti curare un orto richiede la conoscenza di nozioni specifiche, relative ovviamente alle piante e a cosa potrebbe impedir loro di crescere in salute. Non parliamo solo di parassiti e infezioni, ma anche di tanti altri pericoli che è possibile incontrare. O che, addirittura, potremmo causare inconsapevolmente.

Più minacce

Ci siamo già occupati in passato di questo argomento, in particolare spiegando le consociazioni delle piante, e dunque di come formare alcune coppie rischia di essere pericoloso per il benessere dell’orto. Lasciamo qui l’articolo per chi fosse interessato. Le minacce però non finiscono qui, ed infatti oggi ne approfondiremo una che riguarda il terreno. Spiegando anche come cercare di evitarla. Infatti per non compromettere il terreno e le piante vicine attenzione a questo errore che molti fanno con il mais.

Un serbatoio limitato

Il terreno in cui andiamo a coltivare le nostre piante non è una risorsa infinta di nutrienti, anzi. Dobbiamo considerarlo come un serbatoio limitato, che se sfruttato eccessivamente si andrà ad indebolire, fino a morire. Diventando quindi sterile, e non più in grado di ospitare alcuna coltivazione. È dunque molto importante stare attenti a tutte le cose che potrebbero metterlo in difficoltà. Scopriamone una. Infatti per non compromettere il terreno e le piante vicine attenzione a questo errore che molti fanno con il mais. Ci riferiamo al fatto di piantare il mais nella stessa porzione di terreno in cui lo si è piantato in precedenza.

Questa pianta infatti sfrutta moltissimo i nutrienti e le risorse, tanto da farsi definire golosa, e quindi impoverisce molto il terreno che la ospita. Per questo motivo, al fine di non impoverire e affaticare eccessivamente l’area, non andrebbe piantata mai nello stesso luogo se non a distanza di tre o quattro anni. Inoltre, sarebbe indicato anche non piantare altre specie simili al mais in termini di esigenza, come ad esempio i piselli. Il consiglio è quello di riservare il terreno che ha ospitato in precedenza il mais a piante meno esigenti, come ad esempio rucola e spinaci.