Settimana scorsa titolavamo il nostro report Per il cambio euro dollaro le cose si potrebbero mettere molto male. Quindi, per l’euro dollaro le cose si mettono male, ma la possibile svolta rialzista è dietro l’angolo.
Come anticipato nei report precedenti, la rottura in chiusura settimanale di supporti importanti sta facendo precipitare le quotazioni del cambio euro dollaro verso supporto importantissimi per capire la tendenza di medio periodo.
Come si vede dal grafico settimanale, infatti, area 1,1618 (I obiettivo di prezzo) è sempre più vicina e rappresenta il livello chiave per capire il futuro del cambio tra la moneta unica europea e il biglietto verde. D’altra parte già in passato questo livello ha determinato punti di svolta importanti.
La tenuta di questo livello in chiusura settimanale potrebbe favorire, come già in passato, un rimbalzo verso area 1,22. La rottura di questo livello, invece, potrebbe spingere le quotazioni verso livelli, area 1,1, che non si vedono da oltre un anno.
Per la chiusura mensile che si avvicina il livello da monitorare rimane 1,162. Una chiusura mensile sotto questo livello farebbe scattare una proiezione ribassista il cui primo obiettivo si trova in area 1,04.
Ma quali sono i fattori che potrebbero influenzare l’andamento del cambio euro dollaro?
Come commentato da molti analisti, c’è molta incertezza, sia che si guardi ai mercati statunitensi, alla macro globale, alle preoccupazioni COVID, o che si guardi ai rischi politici. Le prossime sedute, quindi, potrebbero essere all’insegna dell’incertezza. D’altra parte, come ha dichiarato la presidente della BCE Lagarde a margine della riunione sui tassi, una nuova ondata di pandemia di coronavirus potrebbe rappresentare un rischio per la ripresa della regione.
Per l’euro dollaro le cose si mettono male, ma la possibile svolta rialzista è dietro l’angolo: le indicazioni dell’analisi grafica
Il 23 luglio la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,1771 in ribasso dello 0,01% rispetto alla seduta precedente. La settimana, invece, si è conclusa con un ribasso dello 0,29%.