Per la salute di ossa e cervello è questa l’attività imprevedibile e irrinunciabile secondo la scienza

lavori domestici

Sotto certi aspetti, lo potremmo definire il riscatto degli umili lavori domestici. Secondo i risultati di uno studio condotto da alcuni ricercatori asiatici, le faccende tra le quattro mura aiuterebbero a mantenere in forma corpo e mente. Meglio, servirebbero a conservare agilità nei movimenti e quindi (anche) a prevenire le cadute domestiche. Inoltre aiuterebbero a mantenere viva e accesa sia la memoria sia le altre funzioni cerebrali.

Chi lo avrebbe mai detto? Sebbene si tratti di incombenze spesso snobbate, dunque, per la salute di ossa e cervello è questa l’attività imprevedibile e irrinunciabile secondo la scienza. Vediamo di saperne di più in merito.

Alla base del nuovo studio

Lo studio a cui facciamo riferimento è stato condotto dal dottor Shiou-Liang Wee (e relativo team) del Singapore Institute of Technology. Sintetizziamo in questa sede i principali risultati, pubblicati di recente sul BMI Journal.

Lo studio ha esaminato le associazioni tra lavori domestici e salute funzionale tra gli adulti, giovani o più anziani, residenti a Singapore. Il campione dei partecipanti ha coinvolto 489 adulti tra i 21 e i 90 anni, distinti in 2 gruppi, in base al fattore età. Da un lato i giovani sotto i 65 anni e dall’altro gli anziani, ossia tutti coloro aventi tra i 65 e i 90 anni.

Il team di esperti ha misurato i risultati sotto due dimensioni: la funzione fisica e le funzioni cognitive. L’attività fisica ha riguardato il movimento fatto dai partecipanti per recarsi al lavoro o la semplice pratica sportiva (qui alcuni spunti sul tema). Inoltre sono stati presi in considerazione anche i lavori domestici, dai meno impattanti a quelli più impegnativi.

Le funzioni cognitive e sensomotorie sono state misurate attraverso appositi test, come quello SPPB per la funzione fisica o RBANS per entrambi.

Per la salute di ossa e cervello è questa l’attività imprevedibile e irrinunciabile secondo la scienza

A questo punto diamo uno sguardo ai risultati. Ad esempio tra gli anziani (over 65) è risultato che lo svolgimento dei lavori domestici è associato a una maggiore e migliore funzione cognitiva. In particolare, continuano i ricercatori, le conclusioni sono particolarmente valide in termini di maggiore memoria e attenzione.

In particolare si è osservato che le associazioni tra lavori domestici e forma fisica (cioè minor rischio di cadute) e prestazioni sensomotorie dipendevano dall’intensità. Ossia all’aumentare della frequenza delle faccende domestiche, miglioravano le prestazioni degli anziani del campione oggetto di studio.

Per il team di studiosi si tratta di risultati alquanto importanti e il perché è presto detto. In sostanza, anche chi non svolge una specifica attività fisica in terza età, può conseguire benefici fisici e mentali. È sufficiente un costante e continuo impegno nelle “semplici” faccende domestiche per mantenersi in forma come avviene per i  coetanei più sportivi.

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