L’uscita di Londra dall’Unione è ormai una certezza. L’unica cosa che ancora dev’essere stabilita è il come. Un particolare non da poco. Ma questo non significa che la Gran Bretagna darà il via a quel tanto temuto no-deal di cui si è parlato e che ha fatto temere il peggio.
Trattative ad oltranza
Per la Brexit c’è ancora speranza. Anche le Borse se ne sono accorte, soprattutto dopo l’ultimo incontro tra il Premier britannico Boris Johnson e la numero uno dell’Unione Ursula von der Leyen. In quest’occasione c’è stata la dichiarata intenzione da parte di entrambi, di continuare nelle trattative anche oltre il termine ultimo del 31 dicembre. Una volontà manifesta di trovare un accordo anche oltre la deadline della fine del 2020. Questo, unito all’ormai eterno dibattito USA tra Democratici e Repubblicani per riuscire a dare il via agli aiuti economici, oltre alle prossime decisioni della Federal Reserve in ambito economico, ha dato un’altra spinta ai mercati che viaggiano con il segno più.
I mercati internazionali
Quando mancano 10 minuti alle 16, infatti, il Dax registra +1%, il Cac 40 +0,77%, il Ftse 100 di Londra, unica eccezione, si appesantisce a -0,04%. In tutto questo anche Wall Street parte ottimista. Infatti nello stesso momento gli indici a stelle e strisce vengono fotografati tutti in territorio positivo. L’S&P 500 arriva a 0,8%, il Dow gli si avvicina di poco (0,77%) e il Nasdaq svetta a +1%.
Piazza Affari
Anche Piazza Affari ha capito che per la Brexit c’è ancora speranza e viaggia con convinzione con il segno più. Inoltre alle 15.50 conferma il suo 0,77%. Da parte loro, gli analisti di Banca Akros consigliano l’acquisto (buy) A2a (target 1,60 euro), Cnh Industrial (12,50 euro), Leonardo (6,50 euro) e Tamburi Investment Partners (8 euro). Altri nomi come Atlantia (17 euro) o ad esempio, Moncler (50 euro) e Snam (MIL:SRG)(5,30 euro) valgono un rating accumulate.
Gli eventi più importanti nel calendario
Agli orari prefissati si può consultare il calendario macroeconomico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Tra i dati macroeconomici pubblicati oggi è da citare la produzione industriale europea che sale a 2,1% a ottobre contro il precedente di 0,1%.