Ieri le Borse europee hanno chiuso in rialzo di circa mezzo percentuale, ma gli operatori continuano a navigare a vista. I prezzi di Piazza Affari si stanno muovendo da qualche seduta in laterale, ma oggi per la Borsa di Milano potrebbe arrivare una svolta.
Si moltiplicano le analisi che rivedono al ribasso la crescita economica in Europa e negli Stati Uniti, a causa della guerra e dell’inflazione. La banca d’affari JP Morgan ha previsto per il 2022 un PIL del 2% in Europa e del 2,5% negli Stati Uniti. Una crescita del 2% in Europa può sembrare incoraggiante. Tuttavia solo 6 settimane fa la stessa banca d’affari americana prevedeva un rialzo del 4,5%. Quaranta giorni di guerra sono riusciti a dimezzare la crescita economica dell’Unione Europea per il 2022. Cosa potrebbe accadere se il conflitto durasse ancora a lungo?
Per l’Italia ha provato a dare una risposta Confindustria. L’associazione degli industriali ha previsto tre scenari in funzione della durata del conflitto. Se la guerra terminasse nel breve periodo il rialzo del prodotto interno lordo in Italia per il 2022 potrebbe attestarsi al 2%. Le previsioni solo qualche settimana fa erano per una crescita attesa del 4%. In caso di prolungamento della guerra per qualche mese, il PIL nazionale salirebbe dell’1,6% nel 2022 e dell’1% nel 2023. Se la guerra proseguisse per molti mesi secondo Confindustria nel 2023 sarebbe possibile una recessione.
Per la Borsa questa potrebbe essere la chiave di svolta che spingerebbe i prezzi di Piazza Affari nelle prossime sedute
Ieri la Borsa di Milano è stata la peggiore tra i listini principali del Vecchio Continente. L’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso praticamente invariato e i prezzi si sono fermati a 25.175 punti. La nota positiva è il recupero veloce dopo un avvio in rosso che ha fatto calare i prezzi sotto 25.000 punti. Questo livello sta assumendo sempre più importanza ed è diventato quasi uno spartiacque. Se i prezzi dell’indice maggiore di Piazza Affari dovessero chiudere sotto 25.000 punti, potrebbero scendere rapidamente in area 24.600/24.700 punti. Un’ulteriore discesa sotto questa soglia potrebbe spingere i prezzi a 24.200 punti.
Al rialzo per il Ftse Mib diventa fondamentale il superamento della soglia di 25.500 punti per una nuova fase rialzista. Tuttavia oggi una chiusura oltre 25.300 punti potrebbe essere molto positiva. Infatti dalla seduta del 29 marzo una trendline ribassista di brevissimo periodo ostacola l’ascesa dell’indice. Questa trendline passa per i massimi del 29 e del 31 marzo e del 1° e 4 aprile. I prezzi da 5 sedute stanno disegnando una sorta di triangolo. L’uscita al rialzo da questa figura potrebbe fare accelerare i prezzi e spingere l’indice nelle sedute successive fino a 27.000 punti. Per la Borsa questa potrebbe essere la chiave di svolta verso una nuova fase positiva.
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