Per chi prende assegno ordinario di invalidità ecco quando viene meno l’applicazione della trattenuta giornaliera

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Esiste una misura dedicata esclusivamente agli invalidi che lavorano. Si tratta dell’assegno ordinario di invalidità che viene riconosciuto a chi viene certificata una perdita della capacità lavorativa superiore a due terzi. Abbiamo già approfondito questa misura in un precedente articolo, ma in questo affronteremo, invece, una tematica differente. Ovvero il venire meno della trattenuta giornaliera per chi prende assegno ordinario di invalidità.

Il doppio taglio dell’assegno ordinario

Per il lavoratore che percepisce anche l’assegno ordinario di invalidità è previsto sull’importo un doppio taglio. Anche, infatti, se il beneficio è cumulabile con i redditi da lavoro, non lo è pienamente. E se si supera un determinato reddito viene ridotto nell’importo. Nello specifico si applica una decurtazione variabile in base al reddito:

  • l’assegno ordinario pieno spetta per reddito fino a 4 volte il trattamento minimo INPS;
  • si decurta il 25% in caso di redditi che superano di 4 volte il trattamento minimo INPS;
  • viene decurtato del 50% in caso di redditi che superano di 5 volte il trattamento minimo INPS.

Una seconda trattenuta è applicata sull’importo dell’assegno nel caso che si svolga lavoro dipendente e questo indipendentemente dal reddito. Ma in questo caso l’importo dell’assegno risulta invariato mentre la trattenuta sarà sulla retribuzione da lavoro.

Per chi prende assegno ordinario di invalidità ecco quando viene meno l’applicazione della trattenuta giornaliera

Quello che ci interessa in questa sede è come opera la trattenuta giornaliera. Perchè non è applicata sempre.  Il taglio in questione riguarda solo il lavoratore che ha meno di 40 anni di contributi . E solo se si ha un assegno ordinario che supera il trattamento minimo INPS. La trattenuta giornaliera è pari al 50% della parte di assegno che eccede il trattamento minimo INPS (525 euro nel 2022).

A stabilire l’importo della trattenuta è l’INPS quando liquida la prestazione e poi a ogni rinnovo della stessa. E sarà applicata fino a quando l’assegno non si trasforma, in automatico, in pensione di vecchiaia. Molti lavoratori che percepiscono il beneficio, però, si chiedono cosa fare se durante la percezione si arriva ad aver versato 40 anni di contributi. È possibile in qualche modo interrompere la trattenuta giornaliera?

La trattenuta giornaliera non si applica solo nel caso che l’assegno ordinario sia liquidato a un lavoratore che abbia maturato 40 anni di contributi. Il requisito dei 40 anni, quindi, deve essere posseduto al momento del primo pagamento. Non è possibile, quindi, se si raggiunge il requisito durante la fruizione del beneficio chiedere la non applicabilità della decurtazione. Che verrà meno, quindi, solo al momento della trasformazione in pensione di vecchiaia.

Approfondimento

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