La riforma delle pensioni appare in una fase di stallo. Ma la preoccupazione principale non sembra essere rivolta a chi in pensione deve andarci a breve. Bensì alle future generazioni che dovranno fare i conti con carriere discontinue ed iniziate abbastanza tardi. E per giunta, con il sistema di calcolo contributivo, che notoriamente è meno conveniente. Proprio per questo motivo si avanzano ipotesi per tutelare maggiormente chi oggi è giovane e, magari, studia ancora. Per anticipare la pensione potrebbero essere varate delle norme che permetteranno di valorizzare anche determinati periodi di scuola superiore.
Il riscatto Laurea
Ad oggi è possibile valorizzare gli anni spesi per l’ottenimento della Laurea ai fini previdenziali. A permetterlo il riscatto Laurea possibile solo per gli anni di durata legale del corso di studi. E vincolato all’effettivo ottenimento della Laurea. Questo permette di raggiungere con un certo anticipo il requisito contributivo necessario per accedere alla pensione. E di conseguenza di anticipare la pensione di alcuni anni.
Ma una recente petizione parlamentare chiede la possibilità di riconoscere ai fini previdenziali altri periodo di studio. E si tratta, in particolare di periodi che si collocano nell’arco temporale delle scuole secondarie di secondo grado (superiori).
Per anticipare la pensione potrebbero essere utilizzati non solo gli anni di Università ma anche questi periodi di scuola superiore
Ormai da qualche anno è obbligatorio per chi frequenta la scuola superiore un periodo di alternanza scuola lavoro. Sia per chi frequenta scuole professionali, istituti tecnici sia per chi frequenta il liceo. Si tratta di un periodo in cui i ragazzi vengono inseriti nel mondo del lavoro per attività formative. Per il quale, in ogni caso, non è riconosciuta remunerazione alcuna. Quello che si chiede è che tale periodo venga riconosciuto ai fini previdenziali.
In altri Paesi dell’Europa, infatti, il periodo che gli studenti trascorrono in formazione negli ultimi anni di scuola superiore, è previsto possa essere riscattato. In Italia ancora no. E quello che si chiede è proprio una legge che non solo tuteli i giovani ma permetta, al pari di quello che avviene con il riscatto Laurea, una valorizzazione dei periodi in questione.
Infatti i giovani impegnati nell’alternanza scuola lavoro al pari degli altri lavoratori contribuiscono alla produzione del Paese con i propri sforzi. Delle volte si tratta di lavoro vero e proprio con orari da rispettare e svolto sotto la sorveglianza di un supervisore. Anche se si tratta solo di formazione in molti casi i datori di lavoro approfittano dei giovani e della loro manodopera gratuita. Proprio per questo motivo si chiede per questi periodi il riconoscimento gratuito di contribuzione figurativa. Utile, ricordiamo, sia per il diritto che per la misura della pensione.
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