Per Algowatt il mese di febbraio potrebbe essere stato il trampolino di lancio verso un rialzo del 130%. L’ultimo mese, infatti, ha visto il titolo guadagnare il 28% surclassando gli altri titoli del settore di riferimento.
Prima di procedere oltre, però, dobbiamo dire che la capitalizzazione del titolo è inferiore a 20 milioni di euro e che il controvalore scambiato giornalmente può essere anche inferiore ai 10.000 euro. Si comprende, quindi, come il titolo sia facilmente manovrabile con piccole somme di danaro. Per questo motivo si raccomanda molta prudenza e di evitare grosse esposizioni.
Per il resto, qualunque sia il metodo utilizzato non ci sono abbastanza informazioni per procedere a una valutazione del titolo. Non resta, quindi, che affidarsi all’analisi grafica.
Per Algowatt il mese di febbraio potrebbe essere stato il trampolino di lancio verso un rialzo del 130%: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario Algowatt (MIL:ALW) ha chiuso la seduta del 26 febbraio a quota 0,398 euro in rialzo dello 0,25% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
Dopo l’exploit di inizio febbraio, quando in una settimana il titolo ha guadagnato oltre il 50%, le tre settimane successive hanno mostrato una certa debolezza che ha portato a negare il segnale rialzista. Le quotazioni, infatti, hanno chiuso sotto l’importantissimo supporto in area 0,407 euro (I obiettivo di prezzo) aprendo le porte a una ripresa del ribasso.
A questo punto il ribasso potrebbe continuare fino in area 0,369 euro. Solo una chiusura settimanale inferiore a 0,347 euro e/o un segnale ribassista dello Swing Indicator potrebbero far invertire definitivamente la tendenza al ribasso.
Qualora, invece, il rialzo dovesse proseguire gli obiettivi sono quelli indicati in figura con un ulteriore potenziale rialzo del 50%.

Algowatt: proiezione rialzista in corso sul time frame settimanale. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.
Time frame mensile
Il mese di febbraio ha visto un enorme balzo in avanti delle quotazioni di Algowatt, ma non è stato sufficiente per far decollare il titolo. Come si vede dal grafico seguente, infatti, le quotazioni da ormai oltre due anni non riescono a superare la forte resistenza in area 0,406 euro.
La difficoltà nel superare questo ostacolo è evidente e in casi come questi è abbastanza semplice decidere sul da farsi. Solo nel caso di una chiusura mensile superiore a 0,406 euro, infatti, le quotazioni potrebbero esplodere al rialzo con un potenziale guadagno del 130%. In caso contrario continuerà questa fase a elastico in prossimità di area 0,406 euro.

Algowatt: proiezione rialzista in corso sul time frame mensile. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.
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