Per alcuni lavoratori la busta paga sarà più ricca grazie all’INPS

INPS

In questo articolo approfondiremo il messaggio INPS numero 3193 del primo settembre che contiene alcuni aggiornamenti fiscali. Per alcuni lavoratori la busta paga sarà più ricca grazie all’INPS che recepisce il Decreto Milleproroghe. Vediamo quindi nel dettaglio cosa prevede il documento per migliaia di dipendenti iscritti al fondo speciale ex IPOST. Ricordiamo che l’IPOST è stato per decenni l’istituto previdenziale dei lavoratori del gruppo Poste Italiane. Ha cessato di esistere nel 2010 quando è confluito nell’INPS. Esistono comunque ancora delle peculiarità che riguardano stipendi e pensioni del personale del gruppo Poste Italiane. La Redazione di ProiezionidiBorsa ha recentemente trattato un bonus riservato proprio a questi lavoratori. Vediamo ora quali importanti novità fiscali introduce il Decreto Milleproroghe.

Le trattenute dallo stipendio

Gli enti previdenziali possono operare delle trattenute dallo stipendio dei lavoratori iscritti per finanziare l’erogazione di servizi specifici. In particolare, le buste paga dei lavoratori postali hanno sempre riportato una trattenuta per finanziare gli assegni familiari. L’articolo 11 del D.L. 162/2019 prevede una forte riduzione di questa voce. L’aliquota passerà dallo 4,4% della retribuzione allo 2,48%, analogamente a quanto previsto per gli altri lavoratori dipendenti.

Le trattenute dalla pensione

Abbiamo visto che per alcuni lavoratori la busta paga sarà più ricca grazie all’INPS. Ma ci sono buone notizie anche per i pensionati del gruppo Poste Italiane. La Legge di conversione 8/2020 ha abbassato l’aliquota del contributo CUAF pagata dai pensionati ex IPOST. Anche in questo caso la nuova aliquota sarà un’equiparazione. Nello specifico scenderà al 2,48%, come previsto per gli altri iscritti al fondo pensioni lavoratori dipendenti.

Per alcuni lavoratori la busta paga sarà più ricca grazie all’INPS

Abbiamo visto che, per alcuni lavoratori la busta paga sarà più ricca grazie all’INPS. Ma le buone notizie non finiscono qui. Il Decreto Milleproroghe estende anche ai lavoratori postali le riduzioni previste dall’art. 12 della Legge 388/2000 e dalla successiva Legge 266/2005. Le due norme stabiliscono un esonero dal pagamento dell’aliquota sugli assegni familiari dell’1,80%. In altre parole, all’aliquota rivista del 2,48% andrà sottratto un ulteriore 1,8%. Per tutti i lavoratori interessati quindi, le trattenute a titolo di finanziamento degli assegni familiari, scenderanno allo 0,68% della retribuzione.
Il Decreto avrà validità a partire dal 2020, tutte le posizioni contributive precedenti al 31 dicembre 2019 sconteranno la precedente aliquota del 4,4%.