Per aiutare il transito intestinale e digestione ecco l’antica pianta straordinaria ricca di fibre e fosforo

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Esistono piante cha hanno alle spalle una storia antica, ma che oggi sono poco conosciute e sfruttate. Tra le tante varietà, troviamo anche l’amaranto, pianta originaria del Messico, fa parte della famiglia delle Amarantacee.

In epoche molto lontane gli Aztechi lo chiamarono “il grano degli Dei”, per le immense qualità nutrizionali. I Romani e i Greci credevano che, possedere una pianta di amaranto, potesse allontanare l’invidia altrui e la sfortuna, gli Inca lo utilizzarono, invece, come rimedio curativo.

Questo cereale, o pseudo cereale, inoltre, serviva anche per realizzare gustosi pasti, molto nutrienti. Il nome ha origine greche e dovrebbe significare “che non appassisce”, tanto da essere un simbolo dell’amicizia che rimane nel tempo. Oggi ha anche un altro significato, ovvero è il nome di un colore, l’amaranto appunto, una sorta di rosso intenso, ricavato dalle spighe e dalle foglie.

Per un determinato periodo, i conquistadores ne vietarono la coltivazione e solo nell’ultima metà del ‘900 riapparve in America.

Esteticamente è una pianta molto bella, dall’aspetto elegante, tanto da essere anche decorativa. Ha un fusto eretto verde, può raggiungere anche un metro d’altezza, le spighe sono cosparse di infiorescenze piumose e soffici dal colore tipico, amaranto, mentre i piccoli frutti sono scuri. All’interno della spiga troviamo il grano brillante, minuscolo e quasi impercettibile, che rappresenta un alimento virtuoso.

Per aiutare il transito intestinale e digestione ecco l’antica pianta straordinaria ricca di fibre e fosforo

Una delle grandi qualità dell’amaranto è che privo di glutine, quindi potrebbe essere indicato a chi soffre di intolleranze, inoltre, è un vero scrigno di proprietà. Ricco di proteine vegetali, sali minerali, vitamine del gruppo B, C, E, lisina, ma anche povero di sodio.

Dunque, per aiutare il transito intestinale e digestione ecco l’antica pianta straordinaria ricca di fibre e fosforo, che molti non conoscono. Infatti, grazie all’alto contenuto di fibre insolubili, potrebbe contrastare la stitichezza e regolarizzare la mobilità gastrointestinali. Grazie alle alte percentuali di ferro, calcio e fosforo che contiene, è utile per il benessere generale dell’organismo.

Come cucinarlo

È molto indicato per realizzare zuppe o minestre calde e rigeneranti, magari aggiungendo altri cereali salutari. Ma è anche ottimo per preparare delle polpette vegetali, per accompagnare un piatto di riso, verdure o legumi o con una semplice insalata.

Il suo sapore è molto dolce, simile alla nocciola e quindi addolcisce le ricette. La preparazione non è complicata né troppo lunga.

Dopo averlo sciacquato in abbondante acqua, mettiamo in una pentola capiente, con molta acqua (ogni 100 gr di amaranto, 300 ml di acqua circa). Basterà farlo bollire circa 30 minuti, la metà se è una pentola a pressione. Dato che i cicchi tendono ad attarsi tra loro, aggiungiamo un poco di riso o un altro cereale.

Approfondimento

Non tutti mangiano questo nutriente ortaggio invernale e piccante che aiuterebbe a ridurre il colesterolo.